Bitcoin: Il crollo di prezzo si mangia $870M dagli ETF
Di Daniele Corno
La rottura a ribasso dei $100.000 dollari alimenta le vendite: -$870 milioni da ETF spot nella seconda peggior giornata di sempre
In fuga dagli ETF
Il crollo di bitcoin preoccupa gli investitori e le tensioni non cessano. Mentre il prezzo affonda sotto i $100.000, in perdita del -7% sul grafico settimanale, per molti operatori è tempo di chiudere posizioni per non lasciare sul tavolo ingenti profitti.
Questo è ciò che si evince osservando i dati relativi ai flussi sugli ETF spot. Nella giornata di giovedì, il delta tra acquisti e vendite è stato negativo, con deflussi cumulativi pari a -$870 milioni di dollari. Svendite da record, che indicano il secondo peggior giorno di sempre in termini di capitali in uscita, secondo solo alla giornata del 25 febbraio 2025, dove i flussi in uscita hanno superato $1.14 miliardi di dollari.
La quasi totalità delle uscite ha coinvolto prevalentemente i prodotti di Grayscale, Blackrock e Fidelity. GBTC perde $318 milioni, IBIT perde $256 milioni e FBTC perde $120 milioni, segnando uno dei flussi in uscita più aggressivi di sempre.
Il valore cumulativo in gestione dei prodotti quotati sul mercato USA è sceso a $130 miliardi, segnando il dato più basso dai valori di giugno, in parallelo al prezzo, mai così basso dal mese di maggio.
L'incertezza fa paura, ETH non si salva
“I grandi deflussi segnalano un ripristino del rischio, riflettendo il ritiro delle istituzioni in mezzo al rumore macro”, sono le parole di Vincent Liu, CIO di Kronos Research.
43 giorni di shutdown, dati economici di ottobre mancanti e meno di un mese alla decisione della FED sulla politica monetaria. Un connubio perfetto per creare incertezza in un mercato dettato dalla liquidità, la quale si muove proprio grazie ai dati macroeconomici e alle aspettative future.
La riduzione del rischio è attualmente in atto, in una fase che potrebbe diventare ancor più sensibile. In tutto ciò, ETH non si salva. In perdita del -11% sul grafico settimanale, il prezzo è tornato ai valori di metà luglio, quando gli enormi acquisti delle DAT hanno favorito un esplosione al rialzo del prezzo.
-$260 milioni nella sessione di giovedì dagli ETF, la più grande dal più recente 13 ottobre. Il contesto di mercato è sensibile e, con il ritorno dei dati macro la prossima settimana, potremmo iniziare ad avere una visione più chiara sull’aspettativa degli investitori.
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