Episodio 2 - Vocabolario del crypto Trader
Di Luca Boiardi
Vocabolario e basi del Crypto Trading: dai Termini ai Concetti - Mercato, Ordini, Analisi Grafica
Terminologia di base per imparare a fare trading
Impariamo le definizioni e le terminologie più importanti inerenti il Crypto Trading, per comprendere appieno il Mercato, le analisi ed i futuri approfondimenti.
Partendo dai vocaboli, approfondiamo anche i concetti alla loro base, come domanda, offerta e movimenti.
Questo è il riassunto della puntata numero 2 della serie Trading Consapevole, dedicata a percorrere una strada verso l’autonomia nella creazione e nello sviluppo di una strategia di Trading profittevole nel lungo periodo su Bitcoin e le Criptovalute.
Concentriamoci su argomenti quali Exchanges e Ordini, Domanda e Offerta, Order Book e Depth Chart, Derivati e Margin Trading, Candele Giapponesi e molto altro. Via!
Riassunto dell'episodio
Vocabolario: l'ABC
Iniziamo a vedere alcuni termini fondamentali per la comprensione di tutti gli episodi che seguiranno. L’ABC del trader, di crypto e non solo. Nel video dell’episodio puoi approfondire meglio i concetti e vedere esempi pratici di quanto detto, per avere un’idea più concreta.
- DOMANDA E OFFERTA: ovvero cosa fa il mercato e qual è il meccanismo alla base di esso.
- ORDER BOOK: rappresentazione visiva che mostra domanda e offerta.
- LAST PRICE: ultimo prezzo a cui si è venduto, il centro dell’order book.
- MARKET PRICE: prezzo di mercato in acquisto o vendita.
- SPREAD: la differenza tra domanda e offerta.
- DEPTH CHART: grafico che mostra la profondità del mercato mostrandolo sotto forma di linea. I “muraglioni” verdi o rossi significano che ci sono tantissima domanda o offerta (sarà più difficile muovere il prezzo in una direzione o nell’altra).
Vocabolario: gli ordini
Gli ordini sono essenzialmente di 3 tipi:
- Limit: è un ordine di acquisto o vendita (Buy o Sell) inserito dentro l’order book ad un prezzo che definisco io (Limit Price) andando a mettere liquidità nell’order book, e rendendomi quindi un market maker.
- Market: ordine eseguito immediatamente al Market Price. In questo caso mi pongo nella posizione di mMarket Taker perché approfitto della liquidità altrui.
- Stop: ordine che inserisco quando il Last Price supera una soglia detta Stop Price (in acquisto o vendita ovvero Stop Buy o Stop Sell)
Vocabolario: Derivati e Margin Trading
Il Margin Trading viene definito in questo modo perché usandolo sfrutto una parte della posizione totale per la mia operatività. La parte restante la prendo in solo prestito.
Esempio: uso 100 Dollari per aprire una posizione da 1000 Dollari: i 100$ vengono definiti margine. I 900 in prestito fanno sì che il controvalore della mia posizione sia più alto del valore che ho effettivamente immesso. Questa posizione di definisce in leva.
Con questo metodo posso operare long o short:
- Long: posizione in profitto se il mercato è in rialzo.
- Short: profitto sul ribasso.
Il vantaggio è che i guadagni vengono amplificati, in quanto metto il margine ma guadagno come se avessi messo il capitale totale della mia posizione. Allo stesso modo, quando il mercato va in direzione opposta alla mia posizione, posso perdere in maniera amplificata.
C’è un altro rischio, detto Margin Call: il mercato chiude la mia posizione perché ho esaurito il margine.
Vocabolario: il grafico
L’unità funzionale del grafico è la candlestick, detto anche candela giapponese. È fondamentale capire come questa si compone e quali sono i segnali che possiamo valutare osservandola da sola, o in pattern grafici.
VOLUME: è il controvalore movimentato da una candela, più è alto e più valore è stato mosso. Il suo colore è quello della candela corrispondente.
MOVIMENTI: BASE
- Cluster/Lateralizzazione: movimento orizzontale del prezzo dentro un’area ristretta.
- Impulsi: movimento tendente al verticale, si trovano tra una lateralizzazione e l’altra, molto forti.
- Higher High: si definiscono Higher High i massimi più alti dei precedenti. Di solito si guardano nelle oscillazioni, piuttosto che per singola candela.
- Lower High: massimo inferiore al precedente.
- Lower Low: il grafico traccia un minimo più basso. Definiscono il trend: direzionali del mercato.
- Trend: può essere bullish o bearish, ovvero rispettivamente rialzista o ribassista. Il trend dipende dal Time Frame (lasso di tempo) che si osserva.
- Ritracciamento: movimento contro trend, correttivo.
Con questi termini di base, puoi continuare ad approfondire l’analisi tecnica nel nostro articolo dedicato.
Vocabolario: movimenti e pattern
I movimenti sono i livelli su cui il Trader si basa per aprire posizioni. Un supporto è un prezzo che ostacola la discesa. Una resistenza è un prezzo che ostacola la salita. Il supporto, se violato, può diventare una resistenza. E viceversa. Una volta compreso il vocabolario di base, qui puoi approfondire movimenti e pattern.
- Pattern: formazione caratterizzatile e ripetibile.
- Break – rottura (out se a rialzo, down se a ribasso). I break sanno spunto di operatività.
- Traps: falsi breakout o breakdown.
- Setup: opero per quello che ho definito sul grafico, lascio il minimo al caso. E’ uno schema definito in cui determino: Entry Price, Stop Loss (prezzo dove chiudo la posizione in perdita per contenere i danni), Take Profit (ovvero chiusura posizione in profitto perché ho raggiunto il mio target)
- Risk: capitale perso in caso di Stop Loss da definire chiaramente prima di definire la posizione.
- Reward, guadagno netto in caso di take profit.
- R/R: rapporto tra guadagno e capitale rischiato.
Anomalie
- Pump/dump: quando il prezzo aumenta o crolla in maniera importante e repentinamente con volumi alti.
- Spike: shadow molto lunga, movimento repentino del prezzo subito respinto.
- Stop hunting: movimento breve e repentino finalizzato a innescare gli stop order in massa. Usato per manipolare il prezzo quando si è vicini a supporto o resistenza.
- Bart: è un pattern formato da impulso, lateralizzazione, impulso opposto al primo. Simile alla testa di Bart!