Crollo di mercato: azioni, crypto e oro a picco, non si salva nessuno
Di Daniele Corno
Il dump continua: indici USA a picco, oro in calo e mercato crypto in CROLLO totale, la paura sale e le tensioni spaventano gli investitori
Ancora paura sul mercato e tutto crolla
Si può ancora essere bullish su bitcoin? Questa è la domanda che ci siamo posti nella nostra newsletter, che ti consigliamo di recuperare.
Il ribasso di mercato non si ferma, i venditori dominano gli acquirenti e l’unico colore che ci mostra TradingView è un rosso fuoco. Non solo crypto tuttavia. Il mercato azionario USA spinge i listini a ribasso, con svendite che affossano i mercati.
Numeri in completo rosso, seppure l’apertura di New York ci mostri un tentativo di rimbalzo. Al momento della scrittura, Standard & Poor’s 500 e Nasdaq 100 provano il rimbalzo, rispettivamente a +1.2% e +0.8% nella prima mezz’ora di contrattazioni. Un rimbalzo “contenuto”, al momento non sufficiente per recuperare i prezzi di apertura dei futures, ancora in ribasso sull’intera giornata.
La paura, nonostante la sua peculiarità di asset rifugio, non salva neanche l’oro. Con le probabilità di tagli che si abbassano drasticamente, anche il gold crolla del -2-2% sul giornaliero, tornando a testare area $4.000 dollari l’oncia.
A dettare questa fase di paura, possiamo osservare la reazione del VIX, indice della volatilità di S&P 500 (anche detto indice della paura). Con un +8% si tocca il livello di 23, come ulteriore conferma dell’incertezza in essere nella mente degli investitori.
Bitcoin e crypto non pervenute
Inutile dire, che quando la paura aleggia nel mercato, gli asset risk on come le criptovalute non possono che subire forti svendite.
Per BTC infatti, la rottura a ribasso dei $100.000 e, successivamente dei $98.000, ha alimentato le vendite. Il prezzo è crollato fino a $94.500 dollari, mai così basso da inizio maggio. L’intero mercato perde l’8% sul giornaliero secondo i dati di Coingecko, con una market cap totale che perde $250 miliardi di dollari in sole 24 ore.
Estrema paura mostra l’indice fear and greed, ad un valore di 16 punti, in una piena rappresentazione del sentiment di mercato.

Le liquidazioni ammontano a $1.4 miliardi in 24 ore, indice che, nonostante il delevereging in corso, le leve non mancano. Ora il dubbio permane: Fino a dove possiamo spingerci?
Siamo all’inizio di una grande fase correttiva, oppure siamo vicini ad una delle più grandi opportunità di acquisto di questo ciclo? Come sempre, testa, strategia e niente emozioni, l’unica ricetta per non affondare nella volatilità di questo mercato.
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