Episodio 1 - Cos'è e come funziona la DeFi
Di Gabriele Brambilla
Corso di DeFi per principianti, episodio 1. Iniziamo dalle basi della finanza decentralizzata e scopriamo quali sono le differenze tra DeFi e TradFi
Che cos'è e come funziona la DeFi?
Benvenuto al primo episodio del corso di DeFi per principianti, la serie pensata per imparare le basi della finanza decentralizzata.
Per partire con il piede giusto, in questa prima puntata risponderemo a due quesiti importanti:
- Che cos’è la DeFi?
- Come funziona la DeFi?
L’obiettivo di questo appuntamento introduttivo è quello di anticipare che cosa ci riserverà il corso.
Faremo anche una panoramica su alcuni argomenti chiave della finanza decentralizzata. Dalle tipologie di protocolli ai rischi connessi, nei prossimi episodi scopriremo nel dettaglio tutto ciò che serve per operare consapevolmente nel mondo della DeFi.
Riassunto dell'episodio
Che cos'è la DeFi?
DeFi è l’acronimo di Decentralized Finance, tradotto in Finanza Decentralizzata.
Si tratta di un settore dove è possibile usufruire di servizi finanziari disintermediati e decentralizzati; è l’opposto della finanza tradizionale, dove intermediazione e centralizzazione rappresentano la normalità.
Come funziona la DeFi?
Al cuore troviamo le DApp, ovvero delle applicazioni create per offrire determinati servizi. Per esempio, il famoso DEX PancakeSwap fa parte di questa categoria.
Però, le DApp prese singolarmente non avrebbero alcuna utilità. É infatti necessario disporre di smart contract atti a espletare le varie funzionalità; spieghiamoci meglio.
Ogni servizio di PancakeSwap è gestito da uno o più smart contract. Ad esempio, lo swap di BNB per CAKE richiede l’interazione con il relativo pool di liquidità. Dietro le quinte operano diversi contratti intelligenti, programmati per eseguire specifiche azioni.
Perciò, se le DApp sono il cuore della DeFi, gli smart contract ne sono il cervello.
La DeFi nasce ed esplode su blockchain Ethereum. Dopodiché arrivarono altri network, ognuno dei quali dotato di un proprio ecosistema di applicazioni.
Differenze con la Finanza tradizionale
La Defi è profondamente diversa rispetto alla TradFi (finanza tradizionale).
Innanzitutto, quest’ultima è un sistema chiuso. La finanza decentralizzata fa invece dell’apertura il suo punto forte.
Altrettanto importante il ruolo dell’intermediazione.
La TradFi è costellata di attori che fungono da intermediari, siano essi banche o circuiti di pagamento come Visa. Sulle spalle del cliente gravano i costi che ne derivano.
Al contrario, la DeFi lascia il potere nelle mani dell’utente e non prevede alcun intermediario.
Da sottolineare anche la dicotomia centralizzazione-decentralizzazione.
Se la finanza tradizionale è un bastione del concetto di “tanto potere per pochi potenti”, la DeFi lo ribalta e fa dell’utente il decisore. Parleremo dei governance token proseguendo nel corso.
Quanto appena scritto evidenzia un’ulteriore opposizione tra le due realtà: mentre la TradFi è lenta e resistente al cambiamento, la finanza decentralizzata É cambiamento.
Infine, sottolineiamo l’impossibilità di censurare ed escludere utenti dalla DeFi, cosa invece normale nella finanza tradizionale.
In alcuni Paesi avere un conto bancario è un vero privilegio. La Defi è il rimedio a questo problema.
I servizi della DeFi
La finanza decentralizzata offre diversi servizi caratterizzati da complessità (e talvolta rischi) crescenti.
Tra quelli basilari troviamo il Lending & Borrowing, dove chiunque può mettere a disposizione capitali da offrire in prestito in cambio di una rendita passiva.
Troviamo poi lo swap di coin e token su DEX, cioè exchange decentralizzati, diversi da realtà come OKX.
A questi servizi si aggiungono:
- Oracoli: responsabili del corretto aggiornamento dei prezzi delle coin sulle piattaforme.
- Liquid staking: un miglioramento del classico stake di crypto che consente di mantenere liquidità da reinvestire.
- Minting stablecoin: modalità di prestito in cui la piattaforma produce stablecoin in base al collaterale da noi fornito.
Nei prossimi video ne parleremo nel dettaglio.
Alzando l’asticella della complessità troviamo i servizi dedicati a derivati sintetici, pagamenti e margin trading. Grazie a essi possiamo investire in prodotti che seguono l’andamento del mercato azionario, così come impiegare delle leve finanziarie per massimizzare i profitti. Ovviamente con i rischi del caso.
Proseguendo, ecco le piattaforme di asset management e di assicurazione, nonché quelle dedicate all’operatività cross-chain. Queste ultime sono fondamentali per spostare fondi tra i vari network. Ci ritorneremo!
Infine, complessi e molto rischiosi, ecco esperimenti come OlympusDAO.
La DeFi è anche voglia di provare e “giocare”. Perciò, occhio a buttarsi in realtà troppo esotiche: i pericoli sono sempre dietro l’angolo.
APY e rischi della DeFi
Da dove provengono gli APY nel mondo DeFi? Dipende dai servizi proposti e dalle politiche della piattaforma.
Prendendo in considerazione il Lending & Borrow, gli interessi pagati al creditore sono forniti dal debitore, ovvero colui che prende dei capitali in prestito.
La piattaforma trattiene inoltre una percentuale da riservare a sviluppo, stipendi, riserve o incentivi extra per gli utenti.
Anche lo swap di criptovalute segue questa strada: chi utilizza il servizio paga una commissione al protocollo. Questa sarà impiegata in parte o totalmente per ricompensare i liquidity provider.
Molte piattaforme ricorrono ad APY generosi e farming per richiamare più utenti possibili. Raggiunta una certa soglia, si genera un circolo in cui tutti vincono.
Purtroppo, una cosa è certa: gli interessi elevati sono limitati nel tempo. Inoltre, all’aumentare dell’APY crescono solitamente anche i rischi.
Ma quali sono i pericoli della DeFi? Ne incontriamo diversi che spaziano dal rug pull al fallimento, passando per le vulnerabilità del protocollo. Li scopriremo nelle prossime puntate.
Una cosa è certa: la DeFi richiede conoscenza sia delle piattaforme che delle blockchain. Seguendo questo corso potrai costruire le fondamenta e diventare nel tempo un vero esperto.
Mi raccomando, non limitarti a leggere i riassunti: i video sono molto più completi ed esaustivi.
Grazie e alla prossima puntata!