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Episodio 6 - Massimizzare la rendita

Di Gabriele Brambilla

Liquid staking e autocompounding: modalità operative per massimizzare la rendita delle criptovalute investite nella DeFi. Scopriamo di più!

Introduzione a Liquid staking e Yield Optimizer

Sesto episodio del Corso di DeFi per principianti, dedicato a come massimizzare la rendita nella finanza decentralizzata.

Abbiamo iniziato gettando le fondamenta della nostra conoscenza.
Siamo poi andati più nel dettaglio, scoprendo le caratteristiche tipiche delle varie piattaforme, comprese le strategie che le contraddistinguono.

Adesso dobbiamo compiere un ulteriore passo e capire come massimizzare la rendita nella DeFi.

La finanza decentralizzata è un mondo caotico ma ricco di opportunità. L’investitore deve saperle cogliere senza trascurare i rischi che ne derivano. Oggi ci occuperemo proprio di questo.

Nel corso del video conosceremo due tipologie di piattaforme dedicate al tema: realtà di liquid staking e yield optimizer. Seguilo con attenzione e non farti scoraggiare dalla lunghezza, perché ne varrà la pena!

Al termine, questo riassunto ti aspetterà per ripassare quanto appreso.

Si inizia!

Cos'è il Liquid Staking?

Per definire il liquid staking dobbiamo innanzitutto capire cos’è lo staking.

In breve, lo staking è ciò che garantisce sicurezza e stabilità di una blockchain Proof-of-Stake.

Lo stake implica il deposito dei fondi presso un validatore che si occupa appunto della validazione delle transazioni. Questa attività ricompensa con un interesse sul capitale versato.
Nel nostro articolo sullo staking spieghiamo nel dettaglio che cos’è e come funziona. Ti consiglio di leggerlo, è molto interessante.

Uno dei punti deboli dello staking è il fatto che le crypto sono vincolate e non possono essere utilizzate in altro modo. Oltre a ciò, solitamente sono richiesti tempi di sblocco piuttosto lunghi, anche di 21/24 giorni (pensiamo a Cosmos).

Per ovviare a questo limite entra in gioco il liquid staking.

Depositando i fondi su una piattaforma dedicata, riceviamo un interesse simile a quello del normale stake.
In aggiunta, il servizio fornisce un token sintetico che rappresenta quanto da noi versato. Questo può essere investito nella DeFi, utilizzato come collaterale e persino venduto.
In questo modo, la coin originale matura interessi ma il capitale non è immobilizzato: possiamo sbizzarrirci e sviluppare strategie su più livelli, massimizzando la rendita.

Attenzione però ai rischi, mai da sottostimare.

Innanzitutto, sono presenti i classici punti critici della DeFi già discussi negli scorsi episodi.

Occhio quindi alla possibilità di bug e vulnerabilità della piattaforma, così come agli exploit che potrebbero seguire.

Valgono le solite raccomandazioni:

  • Scegliere protocolli noti e presenti da tempo.
  • Preferire realtà dotate di audit.
  • Leggere con attenzione la documentazione.

Prudenza anche per quanto riguarda gli amministratori del portale. Optiamo per realtà dove ci sono soggetti autorevoli e conosciuti, evitando progetti dove regna l’anonimato.

Quanto ai pericoli specifici del liquid staking, lo slashing è protagonista.

Quando un validatore tenta di approvare transazioni errate, oppure incappa in importanti problemi tecnici, viene inflitta una sanzione denominata slashing. Si tratta di una decurtazione dei fondi del validatore (solitamente 5/10%). Purtroppo, la penalità si ripercuote anche sugli staker.

Scegliendo buone piattaforme di liquid staking, questa eventualità viene parecchio ridimensionata. Tuttavia, guai a trascurarla, dobbiamo esserne consapevoli dal principio.

Cos'è uno Yield Optimizer?

Come suggerisce il nome, lo Yield Optimizer (conosciuto anche come Autocompounder) è un protocollo incaricato di ottimizzare la rendita sulla DeFi.

Molti di noi avranno investito qua e là nella finanza decentralizzata. Sappiamo bene che spesso non è previsto il reinvestimento automatico dei guadagni ottenuti. Perciò, saremo noi a dover svolgere periodicamente questa azione.

Lo Yield Optimizer prende i nostri fondi e li investe su una piattaforma DeFi. Grazie agli algoritmi appositamente sviluppati, esso sa quando è il momento di reinvestire gli interessi maturati.
In cambio di una commissione, il protocollo fa tutto al posto nostro. Una bella comodità.

Gli Autocompounder sviluppano strategie più o meno complesse, arrivando a generare interessi maggiori rispetto a quelli proposti all’origine.

Quanto ai rischi, sono quelli che ben conosciamo.
Vi è però un’aggiunta: gli Yield Optimizer costruiscono operatività su più piattaforme. Perciò, i pericoli di una si sommano a quelli dell’altra. Ad esempio, utilizzando Beefy Finance su un pool di VVS Finance, saremo esposti alle criticità di entrambe.

Questa categoria di servizi è fra le più rischiose, proprio perché i pericoli vengono combinati tra loro. Comodità e maggior guadagno vanno quindi misurati con questo aspetto.

In aggiunta, in determinate circostanze compaiono criticità relative al Loan-to-Value. Ciò accade quando l’Optimizer opera sfruttando il lending.
Teoricamente, gli algoritmi sono impostati in modo tale da prevenire liquidazioni. Praticamente, non sempre si è al riparo dagli eventi.

Esempi di liquid staking e autocompounding

Fissiamo quanto visto con un paio di esempi brevi ma chiari.

Uno dei nomi più conosciuti sul Liquid Staking è Marinade Finance.

Versando la coin SOL si riceve un interesse dallo stake. Al tempo stesso, il servizio ci invia un token chiamato mSOL, a rappresentanza del deposito.

Numerosi protocolli DeFi di Solana accettano mSOL, perciò avremo l’imbarazzo della scelta su come investirlo.

Il valore di mSOL cresce nel tempo, così da riflettere l’interesse proveniente dai SOL in stake.
Altre realtà mettono in atto un rebase periodico. Qui sarà il numero di token in nostro possesso ad aumentare, non il loro valore. Un esempio della categoria è il sintetico di Ether stETH.

Passiamo al tema Yield Optimizer.

In questo campo, Beefy Finance è un punto di riferimento. Qui troviamo tante opportunità, dalle più stabili a quelle esotiche.

Beefy prende i prodotti di svariate piattaforme e offre all’utente una rendita ottimizzata e senza pensieri.

Ad esempio, potremmo investire in una farm su un pool di liquidità di VVS Finance. Saremmo però forzati a fare compounding manuale di tanto in tanto.

Aderendo allo stesso pool su Beefy Finance non dovremo invece preoccuparci di compiere alcuna azione. Otterremo un interesse migliore, magari incassando pure dei token aggiuntivi come incentivo della piattaforma.

Da parte sua, Beefy guadagnerà grazie alle commissioni che andrà a trattenere.

Piattaforme per massimizzare la rendita

Nella seconda parte dell’episodio diamo uno sguardo alle principali piattaforme di liquid staking e autocompounding. Ecco qualche nome illustre:

  • Lido: tra i protagonisti del settore non si può non menzionare Lido. Disponibile su Ethereum, Solana, Moonriver e Terra Classic, questo portale sta passando un periodo di incertezza dopo il crollo della stablecoin UST. Al momento della scrittura, i capitali depositati ammontano comunque a diversi miliardi di dollari.
  • Marinade Finance: il nome di riferimento per quanto riguarda il liquid staking su blockchain Solana. Mettendo in stake SOL, Marinade Finance restituisce mSOL, un token investibile su svariati protocolli DeFi del famoso network.
  • Beefy Finance: piattaforma di primo piano per quanto riguarda l’autocompounding su numerose chain, fra cui spiccano Fantom, Polygon, Avalanche e Arbitrum.
  • Autofarm: fork di Yearn Finance, questo portale è un aggregatore che supporta parecchi network di primo piano. A oggi, i numeri relegano Autofarm in una posizione ben lontana rispetto ai massimi storici.
  • Yearn Finance: yield aggregator universalmente conosciuto, Yearn Finance supporta Ethereum, Arbitrum e Fantom. Capitali soddisfacenti ma anch’essi distanti guardando indietro nel tempo.
  • Convex Finance: tramite una sapiente combinazione di fattori, Convex permette di massimizzare la rendita derivante dal protocollo DeFi Curve. Interessante e da approfondire.

Preparati perché il prossimo episodio sarà importantissimo: parleremo delle assicurazioni sulla DeFi, perfette per ripararsi da (quasi) ogni rischio.

Grazie per avermi seguito, alla prossima puntata!


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