JP Morgan sceglie BASE per il lancio della sua JPM Coin
Di Daniele Corno
Il colosso bancario JP Morgan sceglie il layer 2 di Ethereum sviluppato da Coinbase per il lancio della sua JPM Coin
JPM Coin debutta su Bas
Il colosso bancario JP Morgan ha ufficialmente selezionato Base, layer 2 di Ethereum sviluppato da Coinbase, per il lancio del suo token JPM Coin. Nessun token speculativo, bensì qualcosa di molto diverso.
Dopo mesi di test, il gigante finanziario ha ufficializzato il debutto del proprio token di deposito denominato in dollari (JPMD). Il nuovo prodotto non sarà rivolto alla massa, bensì nasce ed è pensato per diventare una soluzione istituzionale.
A differenza delle classiche Stablecoin, un token di deposito rappresenta 1:1 dei dollari depositati presso l’istituto emittente, non investiti in titoli di stato. La differenza principale è relativa ad un puro discorso di liquidità, offrendo una nuova soluzione per incrementare la liquidità custodita presso l’istituto.
Il token, sviluppato da Kinexys, rappresenta una versione tokenizzata dei depositi bancari in dollari e consente pagamenti on-chain istantanei 24/7, conforme alle normative con KYC e AML.
Ai fini dei primi test di adozione, hanno partecipato Mastercard, Coinbase e B2C2, completando con successo le prime transazioni in questa fase pilota.
Verso nuove chain e verso l'Europa
Secondo quanto riportato da Bloomberg, il lancio su Base sarebbe solo un primo passo, in un progetto di distribuzione multi-chain. L’integrazione con Coinbase è stata favorita dalle diverse partnership già in essere, ma l’obiettivo è quello di distribuirsi su un vasto numero di ecosistemi.
Kinexys e DBS Bank in parallelo, stanno già sviluppando l’infrastruttura necessaria per il supporto multi-chain di questa soluzione. Il tutto per la creazione di un ecosistema di scambio tra token di deposito, dove la liquidità può esser migliorata in termini di efficienza.
Al contempo infine, la banca guarda anche l’Europa. Sebbene il mercato dell’Euro sia pressoché irrilevante nel settore crypto, ciò non distoglie l’attenzione dallo sviluppo di nuove soluzioni. La banca ha infatti registrato anche il marchio JPME, segnando la possibilità di offrire una soluzione simile anche per il mercato Europeo.
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