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Polygon MATIC: che cos'è e come funziona

Di Gabriele Brambilla

La sidechain Polygon supera i limiti di Ethereum e ne accresce al tempo stesso valore e casi d'uso. Cos'è Polygon? E cos'è MATIC? Scopriamolo!

Polygon MATIC: che cos'è e come funziona

Polygon: la sidechain di Ethereum

Polygon è l’apprezzatissimo network che abbatte le limitazioni della blockchain Ethereum mediante diverse soluzioni tecniche.

In questo approfondimento studieremo Polygon e risponderemo a diverse domande, tra cui:

  • Che cos’è Polygon MATIC?
  • A cosa serve Polygon MATIC?
  • Quali sono i vantaggi che derivano da questa sidechain?

Sin dagli esordi, Ethereum ricevette un interesse crescente, grazie soprattutto alle innovative idee alla base del progetto. Basti pensare agli smart contract, gli elementi portanti  del mondo DeFi, nati proprio su questa blockchain.
Oppure, come dimenticarsi dei Non-Fungible Token, asset che hanno dato vita all’arte digitale e piattaforme di riferimento come OpenSea.

Iniziamo a studiare Polygon partendo proprio dalla sua base.

Attenzione: dati gli importanti aggiornamenti avvenuti/in corso, abbiamo preparato un approfondimento dedicato. Consigliamo di leggere questo articolo per conoscere la chain e le sue origini, per poi passare agli importanti update Polygon.

Polygon MATIC: soluzione ai limiti del suo layer 1

L’enorme successo riscosso ha collocato Ethereum nell’Olimpo del settore blockchain e crypto, divenendo ispirazione (e modello da copiare!) per tante altre realtà arrivate nel corso anni.

I numeri della chain ideata dal programmatore Vitalik Buterin crescono ma c’è un’enorme barriera da superare: i limiti della creatura stessa.

Il primo problema di Ethereum sta nella sua scalabilità.

Fino a settembre 2022, la chain funzionava secondo l’algoritmo di consenso Proof-of-Work, già menzionato in tanti nostri approfondimenti.

Questo processo, meglio conosciuto con il nome di mining, è sicuro ma molto dispendioso in termini energetici e computazionali. Ciò rendeva il numero massimo di transazioni per secondo decisamente limitato (circa 30), con tutti gli svantaggi che ne derivavano.

A causa dell’elevata domanda si creavano lunghe attese; in aggiunta, complice anche il “meccanismo ad aste” riguardante le gas fee, i costi di transazione risultavano molto elevati. Chi nel 2021 avesse anche solo spostato degli ETH da un wallet all’altro sa di cosa stiamo parlando: cifre assolutamente folli.

Il passaggio all’algoritmo di consenso Proof-of-Stake avvenuto mediante il Merge di settembre 2022 è stato un evento importantissimo, alla base della transizione della famosa blockchain verso la scalabilità. Dopodiché, il network ha continuato a innovare e cercare di migliorarsi, ma restano ancora tanti passi da compiere e, a prescindere da essi, Polygon avrà comunque un posto di riguardo tra i network.

Il secondo problema riguarda la limitazione al mondo ERC-20.

Certo, si può ricorrere alla tokenizzazione (rendendo ERC-20 ciò che non lo è) ma non si tratta di una soluzione pulita al problema, è più un aggiramento.

Polygon nacque alcuni anni fa, quando gli aggiornamenti sul layer 1 non erano neppure stati pensati. L’obiettivo di Polygon è quello di superare i limiti di della blockchain madre, rendendo la vita più semplice a utilizzatori, investitori e sviluppatori.

Molte persone sostengono che Polygon sia un antagonista del suo layer 1: beh, niente di più sbagliato, lo vedremo nei prossimi paragrafi.

Inoltre, alcuni definiscono  questo network come una sidechain. Altri lo chiamano layer 2. Diciamo che nessuno si sbaglia ma è qualcosa di più. Per comodità lo definiremo come una sidechain, spiegandone però la natura che c’è dietro.

Bene, ora possiamo iniziare a lavorare sul serio. Cominciamo dalle basi e scopriamo che cos’è Polygon.

Che cos'è Polygon MATIC?

Polygon è una sidechain di Ethereum. Confusione? Nessun problema, chiariamo immediatamente il significato di questa terminologia.

Layer 0, layer 1 e layer 2 rappresentano diversi livelli del mondo blockchain. Ognuno di essi ha scopi precisi e può essere opzionale (layer 0 e 2) o indispensabile (layer 1).

I layer 2 sono concepiti per offrire qualcosa in più e migliorare la chain su cui si poggiano. Polygon ha esattamente questa missione: donare valore aggiunto al suo layer 1.

Polygon crypto è però una sidechain. A differenza del layer 2 medio, totalmente subordinato alla chain madre, questi network sono dotati di una certa indipendenza.

Nel caso di Polygon vi è infatti un algoritmo Proof-of-Stake proprio, una rete di validatori dedicata e una coin nativa (MATIC) dotata di vari scopi che scopriremoin seguito.

Perciò, questo layer 2 si muove con maggiore libertà rispetto a tanti altri conosciuti come ad esempio Arbitrum.

MATIC

L’immagine qui sopra, presa dalla documentazione ufficiale, illustra il funzionamento di Polygon; essa evidenzia soprattutto i passaggi chiave in cui vi è interazione con la chain layer 1.

Nota: la foto riporta la scritta Matic Chain, ovvero il nome con cui era stato inizialmente battezzato il network. Perciò, quando si incontrano immagini o documenti riportanti Matic non c’è alcun errore: si sta comunque parlando di Polygon.

Come possiamo notare, Polygon si muove in modo parallelo e indipendente. Questo perché vi è un algoritmo di consenso e dei validatori dedicati interamente al network, senza dover ricorrere all’aiuto della chain madre.

Di tanto in tanto però vi sono dei checkpoint: è qui che Polygon entra in contatto con la blockchain layer 1. Quest’ultima funge infatti da controllore e assicura che il layer 2 agisca senza errori, evitando manipolazioni e incidenti.

Quindi, qual è uno dei vantaggi di Polygon rispetto a Ethereum? In verità, procedendo secondo questo meccanismo, i vantaggi sono molteplici.

Innanzitutto, l’abbiamo appena detto, Polygon diviene un ambiente sicuro e stabile.

Dall’altra parte, il layer 1 svolge solo una frazione del lavoro che dovrebbe portare a compimento se non esistesse Polygon Matic. Perciò, la chain ne beneficia in termini di congestionamento.

Ma non solo. Più nello specifico, Polygon è dotato di questi due punti di forza:

  • Elevata scalabilità: Polygon può processare decine di migliaia di transazioni per secondo, il tutto a un costo irrisorio. Di fatto, tutte le operazioni che coinvolgono gli smart contract vengono passate dalla chain madre a Polygon (operazione definita rollup).
  • Interoperabilità: il layer 1 è già multi-chain ma non in grado di affrontare l’enorme mole di lavoro che ne deriva.
    Polygon permette di costruire soluzioni ad hoc per svariate esigenze, fino ad arrivare a nuovi layer 2 e persino blockchain standalone (totalmente indipendenti e dotate di proprio consenso e validatori).
    Tutto ciò è possibile grazie a Polygon SDK, un insieme di strumenti creati per i programmatori e in grado di rendere agile lo sviluppo di quanto appena detto.
    Polygon è lo strumento che abbatte le problematiche del suo layer 1, nonché un rivale di altre realtà ben note come Polkadot e Cosmos (anche se ciascuna ha proprie peculiarità).

La situazione è un po’ più chiara. Potrebbe però sorgere una domanda: “Polygon non entra in competizione con Ethereum?”

Scopriamo la risposta nel prossimo paragrafo.

Che cos'è Polygon MATIC?

Polygon è in competizione con Ethereum?

Su Polygon se ne sentono davvero di tutti i colori.

Un’affermazione totalmente sbagliata ma frequente è quella che dipinge questa chain come un competitor di Ethereum.

Polygon ha una certa indipendenza, questo è vero. Tuttavia, le sue basi poggiano comunque sul layer 1; senza di esso non potrebbe funzionare.

Abbiamo più volte evidenziato le limitazioni tecniche della sua blockchain principale: Ethereum è un network sicuro e collaudato ma piuttosto lento e costoso.

Inoltre, legato a quanto detto, c’è il problema dell’interoperabilità, soprattutto su due aspetti:

  • Supporta solo token ERC-20.
  • Esso non sarebbe in grado di gestire l’enorme traffico derivante dalla connessione con più ecosistemi.

Polygon non sostituisce né ruba utenza alla chain madre; anzi, ne amplia l’offerta.

Prima di tutto, velocità e costi: transazioni rapide e gas fee insignificanti.

Poi l’interoperabilità: oltre al deploy di DApp, Polygon rende possibile la creazione di sotto-network, layer 2 e blockchain standalone. Il tutto compatibile con la EVM e con il bridge tra Ethereum e le chain sviluppate con Polygon SDK. La blockchain madre è quindi posizionata al centro di tutto il sistema e detiene il ruolo di coprotagonista.

Quando si elaborano delle valutazioni su un progetto si deve considerare tutto ciò che abbiamo davanti.

In questo caso vi è un network, Polygon, dotato di un certo valore intrinseco che probabilmente accrescerà nel tempo. MATIC, la sua coin, seguirà l’eventuale trend positivo.

Polygon è però parte di un ecosistema più grande e va inserito anche nell’analisi fondamentale di quest’ultimo. Se il primo non esistesse, gli investitori potrebbero optare per altre soluzioni estranee a questo macro-ecosistema.
Poco importa se il gas non viene pagato in ETH: è comunque un network che accresce il valore di Ethereum, lo potenzia e ne amplia enormemente la proposta.

"Nessuna rivalità: Polygon espande l'ecosistema del layer 1, proiettandolo verso nuovi orizzonti"

Che cos'è la coin MATIC?

Questo paragrafo resterà intatto per consentire di tracciare la storia di questa chain. In quello successivo parleremo dell’evoluzione della coin.

MATIC è la coin di Polygon, responsabile di alcuni importanti compiti.

Innanzitutto è la valuta con cui si pagano le gas fee di transazione. Come dicevamo, Polygon è una sidechain che non impiega ETH per questa incombenza.
Ciò rende MATIC un asset interessante: più la DeFi  e l’ecosistema Polygon viene utilizzato, maggiore è la domanda di questa coin per il pagamento del gas.

MATIC è inoltre l’asset utilizzato per assicurare sicurezza e operatività del network stesso, in quanto Polygon impiega un proprio algoritmo PoS.

Esiste quindi una rete di validatori che si occupa di verificare e approvare ognuna delle numerose transazioni.
Al momento il numero è limitato a 100, perciò non vi è un limite minimo di MATIC da possedere per esercitare questo ruolo.
In futuro, l’eventuale decentralizzazione andrebbe probabilmente a introdurre un certo quantitativo di coin Polygon MATIC da detenere per ciascun validatore.

Alternativa più semplice da attuare è la delega dei propri MATIC presso uno di questi validatori, ottenendo in cambio un interesse annuo di tutto rispetto.

Perciò, MATIC ha un ruolo fondamentale nel mantenere la chain in salute e pienamente funzionante.

Infine la governance.

In misura proporzionale ai MATIC posseduti, gli holder partecipano al processo decisionale del mondo Polygon, votando o avanzando proposte di vario tipo.

Quanto detto finora assegna a questa coin un buon valore intrinseco e dei casi d’uso reali.

Polygon MATIC ha una supply massima di 10 miliardi di esemplari, di cui poco il 90% circa è già in circolazione.

Il 18 gennaio 2022 fu introdotto l’aggiornamento EIP-1559, nome in codice London hardfork, sbarcato in precedenza sulla chain layer 1.

Questo update è molto importante perché prevede un meccanismo di burn delle gas fee che rende il sistema deflazionario. Così facendo, si stima che verrà eliminato circa lo 0,27% annuo della supply totale di $MATIC.

Perciò, sommando aggiornamento e tetto massimo di offerta, MATIC ha tutte le carte in regola per diventare sempre più scarsa nel tempo. Come sappiamo, a parità (o maggiore) domanda e con offerta in calo, il prezzo aumenta.

Nota bene: quanto appena detto non vuole essere un consiglio finanziario. Non ci stancheremo mai di ripetere che ogni investitore deve fare le proprie ricerche prima di procedere.

Resta il fatto che MATIC potrebbe mantenere un percorso di crescita già in essere da tempo, soprattutto osservando l’andamento nella sua interezza.

Attenzione però: il 4 settembre 2024, MATIC lascerà il posto alla nuova coin POL. Questo evento è parte del percorso di cambiamento in essere nel panorama di Polygon, che punta a far crescere ancor di più il network e prepararlo per le sfide del futuro.

Che dire, se ci sarà interesse verso Polygon, questa criptovaluta potrà proseguire verso ottimi traguardi.

"MATIC è la coin nativa di Polygon"

Da MATIC a POL

Scrivendo nel 2024, Polygon ha avviato da tempo un percorso di aggiornamento che dovrebbe portare l’intero progetto a un livello superiore, adattandosi meglio alle nuove esigenze del mercato. Tra i vari interventi previsti nel programma, vi era il rebranding della coin MATIC in POL, nonché alcune modifiche alla tokenomics.

L’evento in questione è avvenuto nei primi giorni di settembre. Mediante un portale dedicato, chi detiene MATIC su chain Ethereum può convertire 1:1 la coin in POL; mentre è tutto automatico per chi si trova su Polygon.

Nei piani del team, almeno per adesso, l’idea è di mantenere entrambe le monete e consentire agli utenti di scegliere quale detenere. In futuro chissà, non possiamo saperlo.

Come dicevamo in apertura, abbiamo preparato un articolo dedicato a POL e alle altre novità di Polygon: ti consigliamo di dargli una lettura!

Quanto vale un Polygon?

Breve paragrafo dedicato al prezzo di MATIC, perché alcuni potrebbero domandarsi “Ok, ma quanto costa un Polygon?”

Nota: ricordiamoci che Polygon è la blockchain, mentre MATIC è la relativa coin. Spesso si usano i nomi in modo intercambiabile ma evitiamo di fare confusione.

Al momento della scrittura, l’All-time High della coin è superiore ai 2,7 dollari per esemplare, valore raggiunto a fine dicembre 2021.

Per monitorare l’andamento in tempo reale, ecco il grafico di MATIC sul dollaro offerto da TradingView, il portale di riferimento per l’analisi tecnica; iscriviti e approfitta dei nostri sconti!


Dove comprare Polygon MATIC?

MATIC è una delle principali criptovalute sulla scena, perciò i servizi che la supportano sono numerosi.

In ambito centralizzato, tutti gli exchange principali offrono coppie di scambio su MATIC. Se fossi sprovvisto di un CEX, ecco alcune alternative con referral link e bonus:

  • Bitget: uno degli exchange più in forma, dotato anche di proof of reserve pubblicate periodicamente. Sconto del 15% sulle fee e fino a 8000 $ di bonus se ti iscrivi con il nostro link referral;
  • Bitpanda: il più grande exchange europeo, punto di riferimento per chi non vuole avere compromessi sulla sicurezza. Iscriviti a Bitpanda;
  • Binance: il colosso tra gli exchange di criptovalute propone un’infinità di servizi che accontentano tutti. 20% di sconto sulle fee.

Se preferisci stare nel mondo decentralizzato, Polygon MATIC è presente su tantissime piattaforme DeFi. QuickSwap è la piattaforma nativa più grande.

Stesso discorso per la già menzionata POL, disponibile sulle realtà appena menzionate e oltre, tra cui OKX e Coinbase.

Operare su Polygon: configurazione Metamask ed exchange

Passiamo alla fase operativa e vediamo come entrare nel mondo di Polygon.

Come prima cosa sarà necessario configurare un wallet adatto allo scopo. Come spesso accade, MetaMask assolve perfettamente questo compito e garantisce la sicurezza di un wallet non custodial.

Sono disponibili due versioni di questo famoso portafoglio: l’app mobile e l’estensione browser. Di seguito vedremo come impostare il network Polygon utilizzando quest’ultima.

Chi non avesse installato il wallet può consultare il nostro tutorial MetaMask per comprendere come muoversi senza commettere errori.

Configurazione del wallet MetaMask per Polygon

Mettiamo le mani avanti: nulla di complesso, solo 2 minuti di tempo per completare il tutto.

Apriamo MetaMask e clicchiamo sul menu a tendina relativo al network (vedi immagine che segue). Selezioniamo quindi il pulsante Add Network.

Polygon crypto MetaMask

I parametri da aggiungere saranno i seguenti:

  • Network Name: Polygon
  • New RPC URL: uno fra questi:
    • https://polygon-rpc.com
    • https://rpc-mainnet.maticvigil.com
    • https://rpc-mainnet.matic.network
    • https://rpc-mainnet.matic.quiknode.pro
  • Chain ID: 137
  • Currency Symbol: MATIC
  • Block Explorer URL: https://polygonscan.com/

Salviamo per completare l’opera. Maggiori dettagli disponibili in questa pagina.

Spostamento di criptovalute da Ethereum a Polygon

Ora che il wallet è operativo siamo pronti a passare coin e token dalla blockchain layer 1 a Polygon.

Per fare ciò, è possibile utilizzare il bridge disponibile al sito già visitato in precedenza: wallet.polygon.technology/bridge. Prima di accedere ci verrà chiesto di connettere il nostro wallet crypto.

Polygon bridge

Nell’immagine è rappresentata la finestra da cui andremo ad agire.

Tutto è molto semplice: selezionando le schede Deposit o Withdraw si definiscono chain di provenienza e destinazione. Nell’immagine di esempio, agendo preleveremmo da Ethereum e depositeremmo su Polygon.

Dopodiché, cliccando sul menu a tendina relativo a coin e token (in foto indica Ether) si seleziona l’asset soggetto allo spostamento.

Indichiamone la quantità e poi clicchiamo sul pulsante Transfer.

Seguiranno diverse conferme sul wallet e un tempo di attesa variabile. Ciò è dovuto al fatto che Polygon Bridge dovrà interagire con due chain diverse, ciascuna dotata di propri validatori. Anche il gas andrà pagato in base alle interazioni avvenute.

Al termine del processo dovremmo essere in grado di visualizzare i fondi nella chain di destinazione.

Per chi fosse alla ricerca di un metodo alternativo, gli exchange potrebbero essere la soluzione adatta; ne abbiamo parlato nel corso del paragrafo precedente.

"Per chi non volesse usare un bridge, sempre più exchange supportano il network Polygon"

DeFi di Polygon: un'offerta completa e convincente

Nella nostra analisi non poteva mancare una parte dedicata alla finanza decentralizzata.

Polygon (MATIC) offre un vibrante ambiente DeFi che comprende tutti i principali protocolli nativi del layer 1.

Innanzitutto Curve, la piattaforma più diffusa e presente anche su altre famose chain. Questo protocollo non necessita di presentazioni: è uno dei pilastri DeFi, noto per l’ottima costruzione e l’ampia proposta di pool e strumenti di investimento.
L’unico suo limite sta nell’interfaccia old style, non molto amichevole soprattutto per gli utenti meno esperti. Nonostante ciò, Curve.fi è sinonimo di affidabilità. Polygon consente di operarvi senza doversi preoccupare degli elevati costi in gas fee.

Un altro gigante disponibile su Polygon è AAVE, una tra le più grandi piattaforme DeFi in assoluto in termini di liquidità depositata. Il servizio principale offerto è quello del lending. Gli utenti hanno quindi l’opportunità di depositare fondi e utilizzarli come collaterale per prendere in prestito altre criptovalute, sviluppando complesse (e rischiose, attenzione!) strategie di investimento multilivello. Oppure semplicemente fornire capitali, ricevendo una sicura rendita passiva…niente male.

Sarebbe però riduttivo descrivere AAVE solo in questo modo perché vi è molto di più. Il protocollo consente infatti di scambiare criptovalute e mettere in stake il token AAVE, ottenendo quindi interessi e partecipando al processo decisionale della piattaforma.

La DeFi di Polygon offre anche soluzioni native, concepite appositamente per questo layer 2. È il caso di QuickSwap, il DEX che raccoglie centinaia di milioni in liquidità.

Il protocollo è ben fatto e propone un ampio ventaglio di strumenti, dal semplice swap di token fino ai pool di liquidità con farm.

QuickSwap si ispira chiaramente a Uniswap ma non c’è da stupirsi: è la base di partenza di innumerevoli piattaforme di finanza decentralizzata.

A proposito di quest’ultimo: ovviamente Polygon è pienamente supportato sia da esso che da SushiSwap, l’altro AMM di riferimento nel panorama crypto.

L’offerta non finisce di certo qui: il celebre portale DefiLlama ha in elenco numerosi protocolli che supportano la chain Polygon. Molti di questi hanno liquidità nulla o molto ridotta ma tanti altri sono pienamente operativi.

Polygon ha quindi tanto da offrire per gli investitori nella finanza decentralizzata. Basta solo informarsi, scegliere la soluzione adatta alle proprie necessità e iniziare.

Le ridotte gas fee consentono esperimenti con piccole cifre, un grande valore aggiunto che mette al riparo da errori o imprevisti.

Un’ultima chicca: gli appassionati di NFT non resteranno delusi. Il famoso marketplace NFT OpenSea supporta pienamente la chain Polygon, così da poter acquistare o vendere creazioni uniche senza dover spendere una fortuna in gas fee.

DeFi di Polygon: un'offerta completa e convincente

Polygon: oltre i limiti

Un tempo poco considerata, Polygon è invece una chain dall’alto potenziale e valore.

Perché veniva “trattata male”? Probabilmente a causa dell’errata valutazione iniziale e di conseguenti pregiudizi rimasti nel tempo.

La verità è che l’idea alla base è ottima e gli sviluppi stanno seguendo la giusta strada. Grazie alle soluzioni tecniche proposte, su questo layer 2 si è in grado di costruire svariate applicazioni con relativa semplicità.

Abbiamo visto come il layer 1 sia al centro del progetto, sostenendo che Polygon ne supera i limiti senza però entrarvi in competizione. Anzi, chi ne esce vittorioso è proprio l’ecosistema nato dalla mente di Vitalik Buterin.

Nel 2021 Polygon raccolse attenzione crescente dalla crypto community e proseguì con questo trend nel 2022 e 2023. Nel 2024 si sono introdotte novità importanti e ulteriori nuove partnership. Il network è ormai uno dei pilastri del nostro settore e, salvo terremoti, sarà così ancora per lungo tempo.


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