Episodio 10 - Creazione di un Trading System

Di Luca Boiardi

Impariamo a creare da zero una strategia, a testarla e valutarla nel tempo. Se non funziona, capiamo perché e come migliorarla. Se funziona, ne massimizziamo i profitti.

Introduzione

Eccoci alla puntata più importante dell’intera serie. In questo episodio impariamo a creare da zero una strategia, a testarla e valutarla nel tempo. Se non funziona, capiamo perché e come migliorarla. Se funziona, ne massimizziamo i profitti. Puntata lunga, ma vale la pena seguire fino all’ultimo secondo!

Vedremo insieme tutto il processo di progettazione, test e valutazione di una strategia, focalizzandoci sui seguenti aspetti:

  • Reclutamento di un Trading System
  • Progettazione di una strategia di Trading: quali parametri impostare e valutare
  • Fase di Backtest
  • Parametri di valutazione per il Backtest
  • Fase di Test
  • Messa in produzione della strategia: allocazione del rischio, Loss & Win management
  • Quando sospendere un TS poco performante
  • Analisi delle perdite per migliorare il TS

Progettare una strategia

Trading System significa individuare un approccio al mercato completato di tutti i dettagli, cosa che va molto oltre la singola posizione con i suoi entry ed exit. Questi sono infatti solo un briciola di quello che va a comporre l’intera strategia. Abbiamo approfondito ulteriormente in questo articolo l’argomento trading plan.

Come creare, definire e valutare una strategia? Fondamentalmente dobbiamo reclutare una strategia, ovvero scegliere quella migliore in base alle nostre esigenze (competenza e psicologia). Dobbiamo decidere quale strategia o quali strategie adottare e per farlo faremo alcuni test, controlleremo regolarmente le performance, valuteremo i risultati e, se necessario, “licenzieremo” le strategie che non funzionano per passare ad altre nuove. 

L’obiettivo è cercare di lasciare al caso il minimo indispensabile, soprattutto se siamo neofiti. 

Queste 4 fasi sono quelle che ci permettono di definire la nostra strategia:

  1. PROGETTAZIONE
  2. BACK TEST – test sui dati storici per verificare l’efficienza
  3. TEST – test in real time, il Trading System è attivo ma a capitale ridotto
  4. MESSA IN ATTO

Andiamo a vederle una ad una.

1. Progettazione

Come dice la parola stessa pianifichiamo: orizzonte temporale di riferimento (se è una strategia di lungo termine o breve termine), capitale allocato e rischio allocato. L’orizzonte temporale definisce anche il capitale e il rischio con logiche diverse. Sul breve termine la probabilità peserà inevitabilmente di più perché il numero di trade che andrò ad aprire e chiudere cresce di numero: conviene quindi ragionare sul rischio allocato. 

Il rischio deve essere definito e rispettato, come abbiamo visto nelle puntate precedenti.

Cos’altro dobbiamo pianificare?

  1. L’Entry placement: entry ed exit della mia strategia.
  2. Tutti i Setup: solo avendo bene in mente tutti Setup che sto seguendo ed applicando potrò valutarne l’efficienza in fase finale. 
  3. Contesto nel quale applicare la mia strategia: considerando strategie simili che hanno avuto o avrebbero avuto successo in determinati contesti nel passato, quella che voglio applicare oggi in quale situazione funziona? Quando la volatilità è alta? Funziona nei periodi Ranging? O di Trending? Funziona meglio sulle cripto? Altcoin? Bitcoin? E così via. 
  4. Gestione del drawdown: identifica la perdita massima del mio capitale. Devo calcolare una serie di possibili perdite per capire qual è il mio massimo rischio di perdita. Quanto è aggressivo il mio trading?

2. Backtest

Individuata una strategia o una serie di strategie da reclutare, dobbiamo immedesimarci nel contesto in cui possiamo testare quella determinata strategia, ovvero valutare se ha funzionato in altri scenari simili, oltre al singolo momento. 

Ricordiamoci che questo test non è del tutto attendibile: perché? Manca la componente emotiva che andrà a pesare moltissimo sulle performance. Il fatto che sia un test sul passato, quindi senza capitale allocato, lo rende limitato in questo. Inoltre, non sempre la storia si ripete, ma possiamo prendere spunto dal passato per valutare diverse situazioni che potrebbero verificarsi ancora, o che si sono già verificate molte volte ed è più probabile che tornino ancora a riempire il grafico.

In ogni caso, il backtest farà una bella scrematura sulla nostra lista delle strategie da adottare.

Se si ha poca esperienza conviene semplificare e valutare meno dati, ma essenziali e funzionali. 

La strategia ci convince di più quando il profitto netto è buono su un intervallo di tempo ampio, quando l’intervallo di campioni è consistente (più situazioni selezionate hanno avuto esito positivo e più è affidabile la strategia), quando il drawdown massimo è il minore possibile (diventa più sostenibile a lungo termine) e infine quando la frequenza di operazioni necessarie è compatibile con l’impegno che voglio allocare al trading.

3. Test

Entra in gioco la componente emotiva, quindi devo considerare di non passare da 0 a 100 subito. Quello che conviene fare è un passaggio graduale per capire se sono in grado effettivamente di gestire il Trading System che ho scelto. 

Aumento il rischio fino ad arrivare al rischio nominale, ovvero quello massimo che ho deciso di applicare in fase di progettazione. 

Il test è passato quando ho passato ogni fase di incremento di rischio.

4. Messa in atto

La fase di produzione è quella in cui è necessario controllare maggiormente il risk management, anche modificando i parametri del Trading System stesso quando si rivela necessario. 

Gestire il rischio in itinere con il Trading System in produzione è possibile tramite due metodi:

  1. Rischio fisso: definisco un rischio per ogni posizione. Anche questo può essere modificato: se il Setup è particolarmente performante posso allocare più R
  2. Lottizzazione del capitale: si adatta bene con Trading System a lungo termine. Il TS va a lavorare su un lotto del mio capitale e non sulla totalità.

Oltre a questo c’è  il mondo della gestione del rischio: è proprio questa la differenza tra un principiante e un professionista.


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