Abracadabra: Hack da $1.8 milioni, fondi degli utenti al sicuro
Di Daniele Corno
Terzo hack nel giro di due anni per Abracadabra: Una vulnerabilità ha permesso un hack da $1.8 milioni. I fondi degli utenti sono al sicuro

Nuovo hack ad Abracabra
Abracadabra, noto protocollo di lending emittente della stablecoin Magic Internet Money (MIM), è stato al centro di un nuovo hack che ha drenato $1.8 milioni di dollari dal protocollo.
L’attacco ha preso di mira dei contratti deprecati del protocollo manipolando i controlli per la solvibilità delle posizioni. Con questa manipolazione, l’attaccante è riuscito a richiede a prestito una somma ben maggiore di quella consentita, creando così una posizione di bad debt per il protocollo.
Secondo il report della società di sicurezza Phalcon BlockSec, una volta concluso l’attacco, l’hacker ha prelevato il bottino attraverso il mixer Tornado Cash, per poi convertire la refurtiva in ETH.
.@MIM_Spell was attacked hours ago, resulting in a loss of ~$1.7M. The root cause stems from the flawed implementation logic of the cook function, which allows users to execute multiple predefined operations in a single transaction. Specifically, the actions share a common… pic.twitter.com/4tQzkRbwcT
— BlockSec Phalcon (@Phalcon_xyz) October 4, 2025
Il team di Abracadabra è intervenuto tempestivamente, mitigando la falla e riacquistando i token drenati nell’attacco. L’acquisto è stato effettuato direttamente con i fondi appartenenti alla DAO, precisando che non è stato compromesso alcun saldo degli utenti all’interno del protocollo.
Fiducia a rischio dopo il terzo hack?
Questo hack è il terzo attacco che colpisce Abracadabra, i cui danni nel complesso hanno portato a perdite per un importo di $21 milioni di dollari.
Nel gennaio del 2024 infatti, un exploit simile aveva drenato ben $6.4 milioni di dollari, ed in seguito, nel marzo del 2025, un nuovo attacco fleash loan ha drenato oltre $13 milioni di dollari.
Dopo questo ennesimo episodio, il team ha dichiarato di finanziare i controlli preventivi e i test automatizzati, in modo da contrastare quanto più possibile le vulnerabilità del protocollo, specialmente riguardanti i contratti deprecati.
Resta tuttavia, stabile con il peg mantenuto la stablecoin MIM. Sebbene vi siano stati numerosi attacchi, essi non hanno impattato il valore monetario della stablecoin proprietaria, il cui valore rimane stabilmente ancorato al dollaro statunitense.
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