L’apertura “crypto” di Trump per nuovi fondi spinge le alt
Di Davide Grammatica
L’ordine esecutivo non è ancora arrivato, ma il mercato crypto viaggia al rialzo dopo che Trump ha aperto alle crypto nei fondi pensione

I numeri delle crypto in attesa di Trump
Le indiscrezioni su un nuovo ordine esecutivo di Trump sono bastate a far balzare in alto tutto il settore crypto. Non si tratta però di una cosa da poco. Come già riportato, la nuova mossa di Trump consentirebbe l’inclusione delle crypto nei fondi pensionistici Usa, con un potenziale non da poco per quanto riguarda l’impatto sui mercati e la crescita della domanda.
Così, i mercati sembrano già star anticipando questa circostanza, con effetti immediati soprattutto su Ethereum, che trascina tutto il comparto altcoin. Proprio ETH guida la categoria con un +5% in giornata, e portando la sua capitalizzazione a $465 miliardi. Dietro di lui, le coin principali sono tutte in rialzo, con dei salti a doppia cifra percentuale per quanto riguarda MNT, SUI e LINK.
Secondo CoinGlass, oltre $126 milioni in posizioni short su ETH sarebbero stati liquidati nelle ultime 24 ore. E il sentiment di giornata sembra sempre più “ottimistico”.
Myriad Markets riporta per esempio un aumento significativo delle probabilità di Solana di toccare un nuovo all-time high entro fine anno. Attualmente è ancora a -41,3% dal suo record di $293,31 segnato a gennaio, ma come gran parte delle altcoin sembra avere il potenziale per recuperare sulla spinta dell’entusiasmo degli investitori.
Un grande boost al settore
Il nuovo ordine esecutivo, che secondo le fonti dovrebbe essere firmato già oggi, autorizzerebbe l’inclusione nei 401(k) di asset alternativi, e quindi delle crypto. Proprio questi fondi gesirebbero attualmente circa 8,700 miliardi di dollari, e per questo la mossa potrebbe portare liquidità istituzionale su larga scala nel settore crypto.
Nel ranking delle migliori performance, dietro a Mantle, spicca anche PENGU, il token legato alla collezione NFT Pudgy Penguins, con un balzo del +6,5%. A scendere, tutti i token sembrano raccogliere i frutti di questa vicenda, e per il breve termine ci si aspetta un aumento della volatilità, a prescindere dall’esito.
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