Arthur Hayes vende $13,5 milioni in crypto: pessimo segnale?
Di Davide Grammatica
In una fase di grande debolezza del settore altcoin, la vendita massiccia di asset come ETH, ENA e PEPE da parte di Arthur Hayes preoccupa la community

Altcoin deboli, Hayes vende: cresce la preoccupazione
Una delle personalità più “bullish” della community crypto, Arthur Hayes, ha recentemente fatto parlare di sé a seguito di un massiccio sell-off: in appena sei ore, ha venduto oltre 13,5 milioni di dollari in criptovalute, tra cui Ethereum (ETH), Ethena (ENA) e la meme coin PEPE.
In una fase di grande debolezza del settore altcoin, quindi, un punto di riferimento della community sembra suggerire che la fase che stiamo vivendo non sarebbe così promettente. Di conseguenza, tra gli investitori sembra crescere un sentimento di sfiducia a breve termine.
Secondo quanto rilevato da diverse analisi on-chain, Hayes avrebbe effettuato diverse transazioni dal suo noto wallet, vendendo, in particolare:
- 2.373 ETH per circa $8,6 milioni
- 7,76 milioni di ENA per $4,56 milioni
- 38,87 miliardi di PEPE, pari a $411.000
Y? US Tariff bill coming due in 3q … at least the mrkt believes that after NFP print. No major econ is creating enough credit fast enough to boost nominal gdp. So $BTC tests $100k, $ETH tests $3k. Come see my @WebX_Asia Tokyo keynote Aug 25 for more info. Back to the beach. https://t.co/zuHlwgQKC7
— Arthur Hayes (@CryptoHayes) August 2, 2025
Hayes anticipa il mercato?
Le transazioni sono avvenute su Binance e Uniswap, con parte degli ETH (o wETH) convertiti e inviati agli exchange. In sostanza, una mossa classica da pre-vendita, e nessun segnale di hodling.
Il tempismo, tra l’altro, non è passato inosservato. Il mercato è già nervoso a causa di recenti dati macro in peggioramento (rapporto sull’occupazione debole), e la nuove pressioni di Trump su Fed e Bureau of Labor Statistics non sembrano migliorare il contesto.
In questo clima incerto, Hayes ha deciso di alleggerire il portafoglio. C’è chi parla di vendita strategica, e chi invece teme un anticipo su un possibile calo dei mercati.
Ethereum, nel frattempo, ha accusato un lieve calo subito dopo la pubblicazione dei movimenti. Così come token meno liquidi come ENA e PEPE, ovviamente più vulnerabili a vendite di questo tipo, soprattutto se orchestrate da nomi noti.
In un mercato già teso, mosse da “whale” come questa aumentano l’incertezza. Resta da vedere se sarà l’inizio di un’ondata di vendite o solo l’ennesima mossa da scacchista di Hayes.
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