Bank of America: “L’interesse per le crypto più vivo che mai”
Di Davide Grammatica
Secondo un recente report della Bank of America (BAC), l’interesse degli investitori nei confronti del settore crypto non sarebbe calato rispetto ai mesi precedenti.
I dati del rapporto
In un report pubblicato nelle ultime ore, la Bank of America (BAC) ha dichiarato come, nonostante il momento storico caratterizzato da un ridimensionamento del mercato crypto, l’interesse degli investitori nei confronti del settore non sia calato rispetto ai mesi precedenti.
La ricerca è la conclusione formale del ciclo di conferenze avvenuto al “Digital Assets e Web3 Day”, un evento privato svoltosi lo scorso 23 giugno a New York, e rivolto ai “top clients” della BAC.
“La tecnologia blockchain e l’ecosistema delle risorse digitali sono qui per restare”, si dichiara nel report, ed è il frutto, per l’appunto, di un momento di confronto diretto con circa 160 grandi investitori partecipanti all’evento.
Bank of America, da parte sua, rimane ottimista per quanto riguarda l’adozione di criptovalute tradizionali, e lo fa in virtù della testimonianza diretta degli investitori, per i quali le difficili condizioni del mercato sono state proprio l’occasione di mettere in luce i progetti di reale valore. Il bear market, per quanto possa essere doloroso, è anche una condizione “salutare per lo sviluppo di tutto l’ecosistema crypto a lungo termine”, si afferma nel documento. “E il coinvolgimento dei clienti continua a crescere, insieme all’attenzione allo sviluppo e alla natura della tecnologia blockchain, nonostante il calo dei prezzi dei token e dei titoli”.
Le prospettive
Altro argomento trattato nel report da vari relatori è invece il quadro normativo per le risorse digitali. Diversi partecipanti hanno evidenziato una necessaria chiarezza sulle normative per ottenere il coinvolgimento di istituzioni e aziende. E questo anche per aumentare la fiducia dei consumatori nel settore, incoraggiando i casi d’adozione.
I principali investitori istituzionali e le aziende, per ora, rimangono infatti in disparte, e sono riluttanti a mettere le mani sul settore degli asset digitali. Almeno fino a quando non sarà messo in atto un quadro normativo adeguato.
Il prossimo miliardo di utenti nell’ecosistema crypto, secondo Bank of America, sarà infatti molto più difficile da attirare rispetto al precedente e “richiederà probabilmente migliori ponti con il sistema fiat, oltre a una nuova infrastruttura crypto-nativa in cui i clienti non sono a conoscenza delle applicazioni che sfruttano la tecnologia blockchain”.
Quest’ultima, per concludere, è considerata dalla banca come la più importante evoluzione tecnologica dopo Internet, poiché le applicazione del Web3.0 avrebbero il potenziale per rinnovare qualsiasi settore del mercato.