Bernstein: “L’adozione dei pagamenti crypto passa da Solana”
Di Davide Grammatica
Secondo gli analisti di Bernstein, il settore dei pagamenti crypto dipenderà sempre più dagli sviluppi della rete Solana
I pagamenti crypto nel futuro
In un recente report di Bernstein, stilato dagli analisti Gautam Chhugani e Mahika Sapra, Solana è il principale vettore dello sviluppo nel settore dei pagamenti blockchain.
Questo si può intuire guardando a diversi parametri del mondo stablecoin, a partire dal valore delle stable trasferite nell’ultimo periodo, che svela come Solana si sia presa una fette importante del mercato (quota del 43%) sorpassando addirittura Ethereum.
A giocare a favore di Solana sarebbe in primo luogo la semplicità di utilizzo del layer-1 rispetto alle soluzioni layer-2 di Ethereum, oltre a un throughput più elevato e un costo di transazione minore.
Il principale svantaggio, invece, sarebbe la scarsa offerta di stablecoin (nonché la loro mole) sulla rete, con Solana ancora significativamente indietro rispetto ai competitor.
USDC è il token più diffuso, con una fornitura di 2,2 miliardi di dollari su Solana, ancora anni luce lontana dai 26,4 miliardi di dollari su Ethereum.
La crescita delle stablecoin
I volumi sono spinti non solo dalla popolarità delle rete tra gli investitori retail, ma anche da progetti di grande prospettiva come le collaborazioni con Visa e Shopify, che potranno aiutare eccome nel far entrare Solana in un effettivo settore dei pagamenti retail o B2B.
In termini di adozione di massa, l’ostacolo principale sarà la scalabilità, che richiederebbe un aumento di 15-20 volte le transazioni al secondo possibili attualmente. Nessuna rete, ad oggi, potrebbe rispondere a questa necessità.
In più, su Solana continuano i problemi di congestione, con notevoli ritardi nell’elaborazione delle transazioni. Colpa di spam e bot sempre più diffusi, che limitano le operazioni di utenti “normali”, e che dovranno essere limitati da nuovi aggiornamenti software.
Il mondo stable, nel mentre, continua a crescere, con un’offerta circolante oggi pari a 150 miliardi di dollari e che sembra destinato a segnare nuovi record. USDT e USDC, attualmente, dominano il settore con quote rispettivamente del 75% e del 22%.
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