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Bernstein: “Stablecoin ai massimi, e mai così importanti”
Di Davide Grammatica
Con l’offerta circolante tornata ai massimi, le stablecoin, secondo Bernstein, sono ormai un fattore determinante per il futuro del sistema finanziario
Il fattore stablecoin nei mercati globali
Negli ultimi giorni abbaiamo parlato molto delle evoluzioni del settore stablecoin. Di Bitgo, con il lancio della sua stable USDS, ma anche dei piani di Revolut, anch’essa intenzionata a entrare a gamba tesa nel mercato con un suo token ancorato al dollaro.
Ma l’interesse rinnovato nel settore da parte di più società finanziarie ha origini più lontane, a garanzia di una prospettiva luminosa ormai ravvisata da diversi analisti.
Tra questi, la società di ricerca e gestione finanziaria Bernstein ha cercato di dare una misura di questa evoluzione a partire dal dato più importante, ovvero il ritorno ai massimi storici della capitalizzazione della categoria: 170 miliardi di dollari.
Secondo Bernstein, le stable sono diventate ormai “fondamentali” nel sistema finanziario globale, essendo arrivate alla 18ma posizione tra i detentori dei titoli del Tesoro Usa, sfruttati come collaterale.
Non solo. Dopo un calo dei numeri nel corso del 2023, il settore sarebbe arrivato a triplicare il volume dei pagamenti mensili on-chain in 12 mesi, toccando solo lo scorso luglio i $1.400 miliardi.
La crescita parte dai mercati emergenti
“Le stablecoin forniscono agli utenti internazionali un accesso più favorevole al dollaro, espandendone la portata ben oltre i confini degli Usa”, scrive Gautam Chhugani, analista di Bernstein.
E la dinamica sembra ormai chiara a diversi attori tradFi, che negli ultimi tempi stanno cercando di prendere la palla al balzo. Lo testimoniano società come PayPal, MercadoLibre e Grab, accortesi di quanto proprio le stable siano già oggi il canale privilegiato per diverse operazioni, a partire dai pagamenti trasfrontalieri.
I layer-2, indirettamente, starebbero favorendo la crescita delle stable proprio sotto questo punto di vista, offrendo un’infrastruttura veloce e conveniente per gestire pagamenti a commissioni altrimenti sfavorevoli. Sempre secondo la società di ricerca, ben il 20% dei 18-24enni nei mercati emergenti sarebbe esposto alle stable per il 25-50% del loro portafoglio.
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