Binance: l’exchange perde il 5% della sua quota nel mercato
Di Davide Grammatica
Binance è ancora il primo exchange al mondo per volume di scambio, ma i rivali hanno continuato a recuperare terreno negli ultimi mesi
Il primato di Binance è a rischio?
Il 2023 è stato un anno a dir poco complicato per Binance. L’attività dell’exchange è stata messa in seria discussione in diverse giurisdizioni, e il cex deve ancora aver a che fare con diverse questioni normative, che hanno già portato a diversi cambiamenti societari, prima tra tutte le dimissioni dello storico ceo Changpeng Zhao.
Nonostante questo, Binance conserva ancora il primato di “primo exchange al mondo”, ma con una quota di mercato che continua a diminuire a favore dei competitor, come OKX o Bybit. Nel 2023, il cex ha ceduto il 5% della “dominance”, che pur rimanendo ben salda nei pressi del 50% palesa qualche segnale di debolezza.
I dati di Token Insight segnalano una crescita sostenuta delle alternative CeFi del mercato crypto, dovuta principalmente proprio alle difficoltà di Binance in ambito legislativo, tra Usa ed Europa. In un anno, la quota del cex è passata dal 54,2% al 48,7%, sorpassando agevolmente anche un momento di massima crisi in corrispondenza alle dimissioni di CZ, quando le quote avevano toccato il 32%.
A godere maggiormente delle difficoltà del collasso CeFi è stato OKX, ora con una quota del 16% (e in crescita del 4% sull’anno precedente), e subito dopo viene Bybit con il suo 12%, figlio di una crescita del 2,2% nel 2023.
Coinbase, anche lui in mezzo a mille complicazioni dal punto di vista normativo, registra un calo tutto sommato “fisiologico” date le vicende che lo riguardano, e rimane ben posizionato per i mesi a venire grazie alla sua nuova strategia di internazionalizzazione.
I nuovi obiettivi dei cex
Altro settore determinante per il futuro prossimo degli exchange sembra essere il mercato dei derivati, assalito da diversi player a seguito del crollo di FTX, e costantemente in crescita.
L’open interest nei primi 10 cex è cresciuto del 60% in 12 mesi, con Bitfinex, Kraken, Deribit e Bybit in prima linea, in risposta a un rinnovato interesse degli investitori (soprattutto degli interessati alla leva finanziaria).
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Il panorama della CeFi, in sostanza, sembra essere in costante evoluzione, con manovre dei player principali che potrebbero condizionare in modo rilevante l’andamento dei mercati.
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