Binance si mette in regola in Francia (e quindi in Ue)
Di Davide Grammatica
Binance ottiene la licenza per operare in Francia, primo paese Ue a concedere l’autorizzazione. CZ, intanto, settimana prossima sarà anche in Italia
L’operazione
La Francia ha riconosciuto a Binance, l’exchange più popolare al mondo, la licenza come fornitore di servizi di asset digitali, essendo stato approvato dall’ente di controllo AMF (Autorité des marchés financiers).
Di conseguenza, Binance ha conquistato il primo via libera della sua storia in Europa, che in quanto normative e burocrazia non si è mai dimostrata veloce, soprattutto in rapporto al settore crypto. E ora potrà in completa trasparenza offrire servizi di trading e custodia per Bitcoin e ogni altra criptovaluta.
Una svolta di non poco conto, se si considera il fatto che Binance risulta il più grande exchange di criptovalute a livello globale.
La società gestisce volumi che raggiungono i 14 miliardi di dollari in un solo giorno, secondo i dati di CoinGecko, e gode, sempre in Europa, della garanzia delle autorità di regolamentazione e antiriciclaggio Lituane e (a breve) dell’organismo di vigilanza finanziaria svedese.
Nuove prospettive
Da un altro punto si vista, ad ogni modo, l’operazione può aprire a sviluppi positivi anche per l’Italia. Se non collateralmente, aprendo a un percorso normativo comune anche con il resto d’Europa, sicuramente per un cambio di visione da parte dello stesso Binance, che lo scorso anno si è scontrato con le autorità di regolamentazione europee e, più in particolare, con la Consob (Commissione nazionale per le società e la Borsa).
Binance, per voce del ceo Changpeng Zhao, ha inoltre confermato di voler aprire una base europea a Parigi, per il fascino della città, ma anche per un piano di innovazione che vede sempre più investimenti concentrarsi nel campo del Web3. Lo stesso exchange, secondo quanto riportato dalla CNBC, avrebbe investito nel paese circa 105 milioni di dollari, mentre Zhao ha definito la Francia come “molto progressista” nel settore crypto.
“Nei nostri incontri, i dirigenti si sono dimostrati molto avanti nel livello di comprensione, oltre che molto progressisti negli atteggiamenti”, ha sottolineato il ceo. “La Francia è un regolatore molto severo, ma hanno le competenze necessarie per farci i conti”.
Nel frattempo, CZ ha anche annunciato la sua presenza Roma, il prossimo 10 maggio, per parlare a una conferenza presso Palazzo Brancaccio, sponsorizzata dall’organizzazione della Blockchain Week Rome. Chissà che non ci sia qualche esponente delle autorità regolatrici italiane…