È febbre da ETF spot BTC

Bitcoin ha raggiunto nelle ultime ore quote che non si vedevano da almeno due mesi, arrivando a sfiorare in poche ore i 29mila dollari (+7% nell’ultima settimana). Nel mentre, le chiacchiere stanno tutte intorno agli ETF spot BTC e alla loro approvazione, come da mesi a questa parte, ma con la sensazione che manchi davvero poco al loro lancio.

Fidelity, in questo senso, non fa che alimentare queste sensazioni annunciando di aver modificato alcuni elementi della propria domanda per un ETF, lasciando intendere che sia in contatto con la SEC per limare gli ultimi dettagli.

Nello specifico, il Wise Origin Bitcoin Trust di Fidelity si impegnerà a salvaguardare i BTC dei clienti in nuovi conti custodial, aggiornando al contempo il proprio pubblico sui rischi delle criptovalute anche in relazione al contesto normativo instabile.

La modifica di alcuni parametri nelle richieste alla SEC è stata adottata anche da Ark Invest e Invesco, e sono il segno di discussioni in corso con l’agenzia, a loro volta (evidentemente) interpretate come segnale rialzista dai trader.

James Seyffart, analista di Bloomberg Intelligence, per esempio, interpreta questa circostanza come un “segnale positivo” che aumenta le probabilità di un’approvazione. E la community rimane col fiato sospeso, anche per il fatto che diverse analisi suggeriscono come questi ETF potrebbero aggiungere almeno un bilione di dollari alla market cap crypto totale, sostanzialmente raddoppiandola.

Le recenti fake news sul tema, per quanto fake, non hanno per niente limitato la crescita dei volumi di scambio, e sembra ormai scontato che BTC possa puntare ai 30 mila dollari.

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