Bitcoin a $110k: la tregua di Trump sui dazi Ue spinge BTC
Di Davide Grammatica
La proroga dei dazi Ue imposti da Trump al 9 luglio ridà ossigeno ai mercati globali, e Bitcoin riconquista i 110mila dollari

Bitcoin ancora in balia dei dazi
Dopo un weekend di trattative e tensioni diplomatiche, il presidente Usa Donald Trump ha deciso di effettuare una proroga (al 9 luglio) all’introduzione dei dazi al 50% nei confronti dell’Unione europea.
Tutto ciò è avvenuto su pressione della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, e rappresenta una forte boccata d’ossigeno per gli investitori, che tornano a sperare in una soluzione diplomatica che possa sostenere i mercati al rialzo.
In questo contesto, Bitcoin registra un +2,2% nelle ultime 24 ore, con BTC che ritorna sopra i 110k pur in un mercato globale piuttosto “nervoso”.
Giusto qualche settimana fa si parlava di dazi all’Ue intorno al 20%, abbassati poi al 10% in attesa che si potessero svolgere delle trattative con i singoli stati. La notizia dei nuovi dazi al 50% la scorsa settimana ha preso i mercati alla sprovvista, e Trump si conferma una mina vagante: imprevedibile in campo geopolitico e commerciale.
Il mercato crypto si conferma molto sensibile agli umori del presidente Usa, e così l’andamento rialzista di BTC risulta indebolito dalla sua dipendenza dalle decisioni prese alla Casa Bianca.
Il trend rimane rialzista
Nonostante tutto ciò, gli analisti sono concordi nel confermare l’andamento al rialzo di BTC, che nonostante le sorprese di Trump rimane sostenuto da una domanda strutturale in crescita, proveniente dagli ETF e da una crescente adozione.
Anche per questo, Bitcoin dimostra una natura “ibrida”, oro digitale da un lato, ma anche asset capace di cavalcare i cicli del mercato globale. Negli ultimi 18 mesi, BTC ha sovraperformato l’S&P 500 di oltre 100 punti percentuali, e sempre più investitori istituzionali sembrano accorgersene.
Basti pensare a Michael Saylor, che stimola indirettamente l’incremento dell’esposizione a BTC da parte di una grossa fetta di fondi pubblici e privati.
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