Bitcoin e le crypto vanno dichiarate nel modello ISEE?
Di Gabriele Brambilla
Tre minuti di lettura per rispondere a un quesito complicato: bitcoin e le crypto vanno dichiarate nel modello ISEE?

Le normative crypto
Passa il tempo e le regole riguardo la tassazione e dichiarazione delle criptovalute sono sempre più chiare. Tuttavia, restano ancora molti punti in ombra, tra cui una domanda non banale: bitcoin e le crypto vanno dichiarate nel modello ISEE?
Diamo la non facile risposta in questo breve contenuto, corredato anche di video dedicato!
Che cos'è il modello ISEE?
L’ISEE, acronimo di Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è uno tra i documenti fiscali più noti e compilati annualmente dai cittadini. Il suo scopo è ben preciso: stabilire la situazione reddituale dell’intero nucleo familiare di riferimento.
L’ISEE è impiegato per ricevere benefici o usufruire di svariati servizi, come ad esempio dei bonus, misure di sostegno e persino il costo della retta universitaria.
Per compilare il modello si devono mettere a disposizione parecchi documenti e dati. Partendo dalle informazioni di base (nome, codice fiscale, residenza…) si procede fino a fornire la giacenza media del proprio conto corrente, i possedimenti immobiliari e mobiliari, i redditi e altro ancora. Questo, come dicevamo, per tutti i partecipanti al nucleo familiare.
Al termine, l’ISEE offre un risultato numerico capace di rappresentare la situazione economica della famiglia. Procediamo oltre.
Bitcoin e crypto vanno dichiarate nel modello ISEE?
Dovendo dichiarare nel documento i propri possedimenti, viene da chiedersi se BTC e le altre criptovalute debbano essere incluse.
Come capita non di rado nel nostro Paese, la risposta a questa domanda non è univoca, ma proviamo comunque a fornire delle indicazioni utili.
Innanzitutto, per adesso non c’è alcun obbligo normativo a procedere. Tuttavia, data la progressiva regolamentazione delle criptovalute in Italia, si consiglia comunque di inserirle nel modello ISEE, così da portarsi avanti.
Il Ministero del Lavoro ha recentemente pubblicato una FAQ ISEE 2024 dove si sostiene che coin e token dovrebbero rientrare nell’ISEE. La FAQ fornisce però una risposta confusa, dove tra gli esempi si citano anche “conti correnti in criptovalute”, una cosa che sappiamo bene che non esiste. Insomma, le indicazioni non sono chiare e si percepisce la difficoltà dei legislatori nell’affrontare il tema.
Perciò, consigliamo di seguire le indicazioni del proprio professionista fiscale. In ogni caso, a scopo prudenziale, soprattutto se intendiamo beneficiare di agevolazioni, sarebbe opportuno includere le crypto nella dichiarazione.
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