Bitcoin e la dominance in crescita

La Bitcoin dominance, ovvero la metrica che identifica quanto BTC partecipa al total market cap del settore crypto, ha superato la soglia del 50%, come non accadeva da più di due anni. Bitcoin, da solo, rappresenta quindi la metà della capitalizzazione del mercato, pari a circa 1,1 bilioni di dollari.

In particolare, la dominance è aumentata di oltre il 10% dal 27 novembre 2022, un momento dal quale gli investitori hanno guardato all’asset principalmente come rifugio sicuro, sulla scia della crisi di FTX e del crescente ostracismo normativo da parte della SEC. Lato Ethereum, invece, la dominance si è mantenuta stabile intorno al 20% per tutto l’anno.

Michael Saylor, co-fondatore di MicroStrategy e uno dei maggiori “sponsor” di Bitcoin, ha ritenuto addirittura che BTC raggiungerà l’80% nei prossimi anni, proprio per la crescente pressione normativa che finirà per compromettere il futuro di altcoin e stablecoin.

“L’intero settore è destinato a essere ‘razionalizzato’ fino a diventare incentrato su Bitcoin, con forse una dozzina di altri token proof-of-work”, ha dichiarato Saylor. “BTC è la merce digitale universalmente riconosciuta in questo settore”.

Il riferimento, per intenderci, è un cenno al fatto che Bitcoin è l’unica criptovaluta che il presidente della SEC Gary Gensler ha etichettato come “merce” (“commodity”). Il tutto a fronte di altre 68 crypto inquadrate come “security”.

Nonostante la “paura” del mercato, BTC registra un +3% nell’ultima settimana. Un sintomo, molto probabilmente, degli effetti positivi della scelta del colosso Blackrock di fare domanda per un ETF spot su Bitcoin.

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