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Bitcoin: ETF spot BTC presto anche in Corea del Sud?
Di Davide Grammatica
La Financial Services Commission (FSC) della Corea del Sud starebbe rivalutando l'attuale divieto sugli ETF spot Bitcoin
Gli ETF si espandono in Corea del Sud?
In Corea del Sud, la Financial Services Commission (FSC), ovvero il principale regolatore finanziario del paese, starebbe valutando una revoca dell’attuale divieto che pesa sugli ETF spot Bitcoin.
In discussione, secondo la testata locale News1, c’è la possibilità che i prodotti possano essere disponibili quantomeno per i clienti istituzionali tramite gli exchange autorizzati, fatto che consentirebbe di espandere il mercato ETF in modo significativo in territorio asiatico.
La palla, in questo momento, è in mano a un nuovo comitato per le criptovalute dell’FSC, un gruppo consultivo eletto proprio per discutere delle politiche sulle risorse digitali e guidare lo sviluppo del settore sotto l’egida governativa.
L’ottimismo intorno a questa eventualità affonda le radici nel governo stesso, con il partito al potere che aveva promesso già lo scorso maggio (in tempo di campagna elettorale) l’apertura alle quotazioni degli ETF spot BTC. Nel paese, tra l’altro, gli istituzionali non hanno nemmeno a oggi la possibilità di aprire conti di trading sui cex autorizzati.
Nuove prospettive per il mercato crypto in Corea
Tutta la faccenda assume importanza anche per il peso che assume il mercato crypto sudcoreano in termini globali. Gli ETF farebbero gola a un pubblico molto vasto, e contribuirebbero in maniera significativa allo sviluppo dei prodotti nel continente asiatico, ora relegati quasi esclusivamente a Hong Kong.
Inoltre, consentirebbero di rimodellare una gerarchia tra i fornitori di servizi crypto nel paese oggi dominata da Upbit. Un dominio giudicato “eccessivo” dalla stessa FSC, che ha messo in evidenza anche il rischio derivato da una quota di mercato del cex arrivata anche all’80% nel corso dell’anno.
Upbit, che si appoggia a K-bank per la custodia dei depositi degli utenti, metterebbe addirittura a rischio la programmata quotazione in borsa della banca. I depositi del cex costituirebbero il 20% dei totali di K-bank, e per la FSC questo rappresenterebbe una criticità.
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