Bitcoin: in arrivo una “tempesta perfetta” rialzista?
Di Davide Grammatica
Pressione inflazionistica, incertezza geopolitica e la probabile nuova elezione di Trump potrebbero favorire sensibilmente un rialzo di Bitcoin
I fattori che giocano a favore di BTC
Viaggiando nelle ultime ore intorno ai $65mila, Bitcoin ha risposto con forza a una pressione di vendita che aveva allarmato non poco gli investitori nelle scorse settimane.
Gli scenari, come abbiamo imparato, cambiano molto velocemente nel mondo crypto, e non sorprende quindi che diversi analisti siano nuovamente tornati a condividere previsioni molto ottimistiche su BTC nel breve termine.
C’è poi chi, come il miliardario statunitense Mark Cuban, ha provato a offrire un’analisi più generale sul futuro dell’asset. Ottimistica, certo, ma che tiene in considerazione più fattori. Secondo Cuban, infatti, una combinazione di diversi elementi, come la forte pressione inflazionistica, l’incertezza geopolitica e le elezioni americane potrebbero aiutare BTC a diventare una valuta di riserva globale molto più di quanto non lo sia al giorno d’oggi.
Soprattutto la politica Trump in caso di elezione (in particolare l’annunciato ridimensionamento delle aliquote fiscali) potrebbe dare una forte spinta al prezzo di BTC. E se a questo si aggiunge “l’incertezza sul ruolo geopolitico degli Stati Uniti e l’impatto sul dollaro USA come valuta di riserva”, allora, secondo Cuban, lo scenario per Bitcoin non potrebbe essere migliore.
Voti Trump, voti BTC?
Rispetto alle cifre, l’imprenditore non ha condiviso alcuna stima, e si è limitato a un “molto più in alto di quanto si pensi”. Fatto sta che un circolo virtuoso in cui interi paesi si appoggiano a Bitcoin per proteggere i propri risparmi non potrà che spingere la prima criptovaluta sempre più in alto.
Che Trump venga eletto nuovo presidente Usa, tra l’altro, sembra ormai scontato. E la community crypto sembra spingere BTC proprio in rapporto alla crescita delle probabilità di una sua elezione.
Anche Elon Musk, tra gli altri, sembra spostare sensibilmente l’opinione di una certa fetta di elettorato. Proprio di recente ha ufficialmente appoggiato l’ex presidente repubblicano, e intenderebbe finanziare con 45 milioni di dollari al mese la sua campagna elettorale.
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