Bitcoin in fuga dagli exchange: è il segnale per un nuovo rialzo?
Di Davide Grammatica
Gli exchange crypto registrano prelievi record: gli investitori spostano tutto sugli ETF, e gli analisti prevedono una “god candle”

Nuove previsioni su BTC
Bitcoin continua a registrare una forte fase di “accumulo on-chain”. E i prelievi dagli exchange hanno raggiunto i livelli più alti dal 2022, proprio mentre il prezzo (per quanto nelle ultime ore in leggera correzione verso i $120k) si muove vicino ai massimi storici.
Secondo i dati condivisi da CryptoQuant, la media mobile a 14 giorni degli inflow sugli exchange ha virato in territorio negativo, con oltre 7.500 BTC ritirati nelle ultime due settimane.
Si tratta di un ritmo inferiore ai picchi da 20.000 BTC settimanali del ciclo 2022–2023, ma comunque più alto rispetto a qualsiasi momento della bull run 2021. E per molti analisti, il trend riflette una crescente fiducia sull’asset.
Gli investitori, in altre parole, sembrano continuare a “ritirare” BTC anche ai massimi del prezzo, e questo è il segnale di ottimismo a lungo termine e di una riduzione della pressione di vendita.
Storicamente, fasi simili di forti outflow dagli exchange sono sempre coincisi con momenti bullish, in cui gli holder hanno trasferito gli asset in cold storage riducendo la liquidità disponibile sul mercato.
Un mercato cambiato
La differenza, questa volta, è che la domanda istituzionale non passa più dagli exchange ma dagli ETF spot, oggi vero motore dell’accumulazione. Solo il 6 ottobre, i 12 ETF spot BTC statunitensi hanno registrato $1,2 miliardi di afflussi, il secondo dato giornaliero più alto dalla loro introduzione.
Dall’inizio di settembre, gli afflussi hanno superato i $5 miliardi, con gli ETF che ora detengono oltre 1,3 milioni di BTC. Alcuni analisti, tra cui Shaun Edmondson, hanno definito questi numeri “assolutamente folli”, paragonandoli ai flussi di liquidità che in passato alimentavano rally esplosivi sul mercato spot.
La combinazione di forti outflow retail e flussi ETF in crescita crea un nuovo equilibrio (ma delicato). La scarsità di offerta aumenta, ma parte della domanda è ora concentrata in prodotti regolamentati, rendendo il mercato più “ordinato” rispetto ai cicli passati.
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