Bitcoin riserva nazionale? In Ue ora ci prova la Svezia
Di Davide Grammatica
In Svezia arriva una nuova proposta per includere Bitcoin tra le riserve valutarie nazionali, sulla scia degli Usa, e per l’Ue all’adozione di BTC

La Svezia segue l’esempio degli Usa
Un membro del parlamento svedese ha proposto di recente l’inclusione di Bitcoin tra le riserve valutarie nazionali. L’iniziativa segue l’ordine esecutivo di Donald Trump per la creazione di una riserva strategica di BTC negli Stati Uniti, e potrebbe aprire a una nuova “stagione crypto” anche in Europa.
Rickard Nordin, il parlamentare in questione, avrebbe indirizzato una lettera aperta al Ministro delle Finanze Elisabeth Svantesson, invitando il governo ad adottare Bitcoin come asset di riserva. L’idea? Una strategia “a bilancio neutro”, che non richieda nuovi fondi pubblici.
“Bitcoin viene considerato in tutto il mondo come una copertura contro l’inflazione e uno strumento di libertà finanziaria nei regimi oppressivi”, ha scritto Nordin.
Il modello è chiaramente quello americano, con Trump che lo scorso 7 marzo ha dato il via libera per istituire una riserva nazionale Bitcoin utilizzando fondi e asset confiscati durante operazioni di contrasto al crimine. Una soluzione, in sostanza, che non grava sui contribuenti.
La resistenza europea per Bitcoin
Pur essendo un caso eccezionale, quella di Nordin non è la prima proposta di questo genere in Ue. Il primato va al governatore della Banca Nazionale Ceca, che per primo ha aperto alla possibilità di includere Bitcoin tra gli strumenti di riserva (come parte di una strategia di diversificazione monetaria).
Di strada da fare ce n’è ancora tanta. Le istituzioni europee, nel loro complesso, sembrano infatti molto caute sul tema. Bruxelles sembra avere ancora il focus sull’euro digitale (CBDC), e quindi Bitcoin è sempre messo in secondo piano.
Christine Lagarde, presidente della BCE, riassume l’approccio dell’Ue al tema, ovvero l’opposto di quanto sta succedendo negli Usa. Se Trump ha promesso il blocco completo dell’emissione di una valuta digitale basata sul dollaro, in Ue si accelera sul fronte CBDC.
La proposta svedese, però, rappresentare una prima “breccia” nel fronte europeo, aprendo il dibattito su BTC nei bilanci pubblici europei.
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