Bitcoin: tutte le ragioni di un ATH “insolito”
Di Davide Grammatica
L’ultimo ATH di Bitcoin non è stato accolto dall’entusiasmo che ci saremmo aspettati. L’euforia collettiva non è ancora esplosa, e le ragioni sono estremamente bullish

È di nuovo all-time-high
Un nuovo ATH per Bitcoin accompagnato da moderata euforia potrebbe essere l’inizio di qualcosa molto interessante. Superare i $110k non è cosa da poco, eppure ci sono segnali che lasciano intendere potremmo essere solo all’inizio.
Si parte dall’indice Fear & Greed, ancora in zone moderate, ma non possiamo non notare nemmeno tassi di finanziamento sorprendentemente bassi, allo 0,005%, o ancora il flusso di ricerche su Google per “Bitcoin”, ancora sottotono.
In altre parole, se Bitcoin decidesse di rilanciare, di spazio per farlo ce ne sarebbe ancora parecchio, per un mercato che non sembra né sovraesposto né emotivamente instabile.
Che ci troviamo in un ciclo ben diverso dai precedenti, inoltre, ci è segnalato dai movimenti delle stablecoin, il vero “ago della bilancia” del settore crypto, e da più punti di vista, anche da quello normativo.
Proprio le stablecoin stanno infatti silenziosamente divorando l’offerta del dollaro Usa, e a una crescita di questi asset corrisponde (almeno in teoria) nuova domanda in arrivo.
Da un lato, le stable competono direttamente con la massa monetaria (M2), e dall’altro determinano gli sviluppi delle regolamentazioni crypto negli Usa (vedi GENIUS act).
I big player istituzionali stanno entrando uno alla volta nel settore, consapevoli che la partita si sta giocando proprio su questo terreno, ma molti altri sono ancora fuori, creando a loro volta ulteriore spazio di crescita per tutto il mondo delle criptovalute.
Proviamo ad analizzare insieme ognuno di questi punti, per descrivere quello che, a conti fatti, è realmente un ATH “insolito”.
Indice
I motivi principali del rialzo
Potremmo essere finiti davanti a qualcosa di grande. Come accennato nell’introduzione, solitamente, un nuovo ATH si trascina con sé una serie di segnali tipici: indice Fear & Greed alle stelle, eccesso di leva, interesse popolare ai massimi.
Stavolta però è tutto differente. Niente FOMO (stando all’indice F&G) poiché la “sona avidità” è ancora lontana, e tassi di finanziamento ben lontani da quelli che segnalano l’uso massiccio della leva finanziaria. In più, l’interesse mainstream sembra ancora molto basso.
Sostanzialmente, siamo ben lontani da quel limite psicologico che di solito descrive un top di mercato.
Le stablecoin sono la vera pietra angolare di questa ultima fase di rialzo. Si è molto spesso parlato del ruolo della massa monetaria in crescita come forte leva rialzista a favore di BTC, ma si è sottovalutato quando le stablecoin avrebbero potuto accelerare questo processo.
Non a caso, in questa fase il minting di stablecoin è ai massimi, e ogni token emesso rappresenta domanda futura in arrivo.
È competizione aperta proprio con l’M2 (che rappresenta il denaro liquido globale), e con il favore anche delle istituzioni. Il disegno di legge Usa sulle stablecoin (il Genius Act) è in rampa di lancio, e ha appena superato una votazione chiave.
Gli emittenti, intanto, fanno già festa. Tether aveva generato solo lo scorso anno 13 miliardi di utile, e proprio chi si occupa di stable sembra portarsi dietro i fatturati migliori.
La lezione del pizza-day
Il fatto che il nuovo ATH sia arrivato in concomitanza all’anniversario del pizza-day, il giorno che ricorda lo storico acquisto di una pizza con 10.000 BTC, lascia spazio a parecchi spunti di riflessione.
Ad oggi, quella cifra varrebbe circa 2,7 miliardi di dollari, ma la lezione la ricordiamo oggi più che mai. Per ottenere dei profitti, la pazienza è un asset molto più valido di solidi e tempo. Si può anche essere “stupidi”, ma con un orizzonte di tempo ampio davanti a sé ognuno potrebbe farcela.
Bitcoin e la dipendenza (nuova) da fattori macro
Tutti i commentatori che provano a dare le ragioni di questa nuova fase rialzista sembrano generalmente sicuri di quali siano gli elementi chiave di questo ciclo. Ma che, allo stesso tempo, sono emersi solo di recente rispetto alle variabili macro che si credevano decisive negli scorsi mesi.
Un esempio su tutti è il ruolo del Tesoro USa, che nell’ombra della Fed sembra essere l’attore che più contribuisce al “soccorso” dell’economia Usa, con il riacquisto del debito pubblico. Se ci si aspettava un boost dalla Fed con tagli ai tassi di interesse, il Tesoro sta creando gli stessi effetti da un’altra angolazione.
Anche i dazi, a cui BTC ha reagito negativamente in coda ai mercati globali, non sembrano più fare molta paura. E non tanto per le varie sospensioni, ma perché potrebbero provocare nuove misure di controllo dei capitali e quindi la “stampa” di nuovi dollari.
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Un contesto macro che non spaventa
Il mercato rialzista sembra proseguire senza esitazioni anche a dispetto di dati contrastanti (come gli ultimi sulla disoccupazione Usa). Bitcoin si mantiene stabile sopra i $111k, e gli investitori sembrano più concentrati sul momentum che sulle ombre macroeconomiche.
Per questo, per molti analisti il prezzo potrebbe presto rompere il range attuale, per continuare così questa fase di price discovery.
Il quadro del mondo del lavoro negli Usa è di difficile interpretazione (richieste settimanali di sussidi in calo a 227.000, ma non quelle “contitnuative”), e proprio per questo sorprende vedere Bitcoin mantenere la propria rotta, ignorando i segnali di incertezza.
La zona di “consolidamento” in cui ora di trova BTC è un intervallo inaspettatamente calmo, in cui non si sono registrati nelle ultime ore picchi di volatilità. Siamo in ATH, ma il range di prezzo attuale in cui si muove BTC non si discosta dall’1%. Tuttavia, potrebbe anche solo essere una semplice fase di “quiete prima della tempesta”.
il comportamento degli investitori
Secondo Glassnode, la realizzazione dei profitti su questi nuovi massimi storici è stata sorprendentemente contenuta. Mentre BTC toccava nuovi ATH, solo $1 mld è stato incassato dagli investitori, pari a meno della metà rispetto al breakout dei i $100k a dicembre 2024. Il segnale è che gli holder stanno mantenendo le loro posizioni, scommettendo su ulteriori rialzi.
Inoltre, la situazione attuale sembra addirittura rafforzare la narrativa di Bitcoin “oro digitale”, in un contesto in l’oro sta seguendo una traiettoria divergente.
Se dovesse verificarsi una vera breakout al di sopra dell’attuale consolidamento, per molti analisti il mercato potrebbe trovarsi nuovamente a navigare in acque inesplorate.
When $BTC hit all-time high yesterday, total profit-taking volume was around $1.00B – less than half the amount realized when #Bitcoin first crossed $100K last December, which hit $2.10B. Despite a higher price, profit realization was far more muted. pic.twitter.com/GtZXU23yO9
— glassnode (@glassnode) May 22, 2025