Bitfinex Hack: 5 anni per l'hacker dietro il furto di 120.000 BTC
Di Daniele Corno
Ilya Lichtenstein rischia 5 anni di carcere per Bitfinex hack di 120.000 Bitcoin nel 2016, uno dei maggiori hack di sempre.
La condanna per il furto di Bitfinex si avvicina
Ilya Lichtenstein, responsabile del famoso hack di Bitfinex del 2016, rischia ora 5 anni di carcere per il furto di 120.000 Bitcoin.
I pubblici ministeri statunitensi hanno proposto una pena ridotta rispetto alle linee guida standard, grazie alla sua collaborazione in altre indagini crypto.
Tra queste, la testimonianza contro l’operatore del mixer Bitcoin Fog è stata decisiva. Lichtenstein, che ha ammesso il proprio coinvolgimento, ha lavorato con la moglie Heather Morgan per riciclare i fondi rubati.
L’importo, che all’epoca valeva circa $70 milioni di dollari, oggi ha un valore di oltre $6 miliardi. La sentenza definitiva per il furto di Bitfinex è prevista per novembre, e il caso rappresenta uno dei più grandi scandali crypto di sempre.
La coppia dietro il più grande sequestro finanziario USA
Dopo l’hack, Bitfinex ha adottato diverse strategie per rimborsare i clienti.
Ha emesso un token chiamato BFX, che gli utenti potevano scambiare o convertire in azioni della società madre iFinex. Inoltre, ha creato il Recovery Right Token (RRT), destinato a distribuire eventuali fondi recuperati.
Grazie all’intervento delle autorità, sono stati infatti recuperati 94.643 Bitcoin, segnando uno dei più grandi sequestri finanziari della storia statunitense.
Lichtenstein e Morgan, arrestati nel 2022, si sono dichiarati colpevoli di riciclaggio di denaro, utilizzando tecniche sofisticate per nascondere i fondi rubati. La condanna di Lichtenstein servirà come monito per futuri crimini nel mondo crypto.
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