Bitmine nel caos: perdite su Ethereum e dividendi “fantasma”
Di Daniele Corno
$4 miliardi di perdite non realizzate, titolo in crollo e mNAV inferiore a 1: Bitmine cerca di dare valore agli azionisti con i dividendi
Bitmine in allarme
Con un simile contesto di mercato, dopo aver raccolto enormi capitali per l’acquisto di crypto asset, le DAT si trovano ora in una fase di difficoltà.
Una tra tutte in questo caso, è Bitmine Immersion Technology, attualmente leader nel mercato inerente ad Ethereum con ben 3.56 milioni di ETH, una cifra che attualmente supera le holding presenti in ETHA, l’ETF ETH di casa Blackrock.
Tuttavia, nonostante il valore presente, che ammonta a quasi $10 miliardi di dollari, i conti della società non sono così tanto positivi. Nell’anno fiscale concluso il 31 agosto, la società ha riportato $328 milioni di dollari di utile, di cui 13,39 dollari di utile per azione completamente diluito.
Nonostante sulla carta, il risultato sembri positivo, i conti della società sono sotto forti tensioni. Bitmine siede attualmente su una perdita non realizzata di circa $4,52 miliardi di dollari, ed il valore di mNAV, che indica il rapporto tra market cap e holding in bilancio, è crollato a 0.74, indicando un valore maggiore di asset in bilancio rispetto al valore dell’intera società.
mNAV negativo, cosa comporta?
Il valore di mNAV, per renderlo semplice, indica un vantaggio per gli investitori se positivo ad 1. Un investitore infatti, potrebbe investire direttamente nel titolo della società con un mNAV superiore ad uno, aspettandosi una crescita maggiore del titolo rispetto all’acquisto di ETH, che in questo caso possiamo definire l’asset sottostante.
Con un valore di 0.74, non solo il titolo diventa meno appetibile in vista di un possibile rialzo, ma diventa un’ulteriore perdita in fase di ribasso, come quella attuale.
Ether Machine riporta che: “un acquirente BMNR di agosto ha perso circa il 73%, rispetto a un acquirente ETH assoluto durante quel lasso di tempo, che avrebbe perso circa il 30%”.
Seppur con ATH in date diverse, dai massimi assoluti il titolo BMNR ha perso l’84% del proprio valore, contro una perdita di ETH del 45%.
Bitmine prova a proporre soluzioni
La struttura delle DAT, lo ripetiamo da tempo, è più rischiosa del sottostante, tuttavia bisogna tenere a mente diverse considerazioni. Le società con grandi capitali avranno più carte da poter giocare, a differenza di alcune società più piccole che potrebbero subire un tracollo.
Bitmine in questo caso, prova a proporre diverse soluzioni. In primis, la compagnia ha dichiarato di distribuire un dividendo annuo di $ 0,01 per azione BMNR, pensato per distribuire valore agli azionisti. Sia chiaro, parliamo di un gettone più che un reale incentivo. Con il prezzo attuale di $28 dollari ad azione, il dividendo equivale allo 0.035% annuo.
Un’operazione quindi puramente legata alla narrativa, che lascia intendere: “iniziamo così per mancanza di liquidità, ma in futuro, chissà”.
Decisamente più importante invece, un nuovo cambiamento tecnico. BMNR lancerà infatti MAVAN (Made-in America Validator Network), un’infrastruttura di staking dedicata per le risorse della società, nel primo trimestre del 2026.
Dopo mesi di raccolta capitale e incessanti acquisti, la fase attuale di mercato mette sotto stress test tutte le DAT. Sarà proprio in questo contesto che potremmo vedere chi avrà gli strumenti per reagire e chi, presa dall’euforia dei rialzi, ha premuto troppo l’acceleratore, senza aver pensato ad avere delle buone pinze per frenare nel momento del bisogno.