Bitmine rilancia sul crollo di ETH: nuovo buy da $200 milioni
Di Daniele Corno
La più grande tesoreria Ethereum al mondo investe altri 69.822 ETH: BitMine sale al 3% della supply nonostante il dump di Ethereum
Il crollo non ferma gli acquisti
Il prezzo di Ethereum, in calo del 26% nel mese di novembre, non ferma gli acquisti di Bitmine. La società, dopo aver annunciato i dati relativi al primo semestre e diverse novità, che puoi recuperare nel nostro articolo dedicato, è tornata con nuovi imponenti acquisti.
La compagnia, guidata da Tom Lee, ha aggiunto 69.822 ETH al bilancio, per un controvalore di circa $200 milioni. Con questo recente acquisto, il bilancio della tesoreria cresce a 3,63 milioni di ETH, pari al 3% dell’intera offerta disponibile su mercato.
Si tratta di un acquisto importante, in un momento di sofferenza per Bitmine a causa del prezzo di Ethereum. La società è infatti seduta su perdite non realizzate che solo pochi giorni fa ammontavano a $4.5 miliardi di dollari, ma ciò non è sufficiente ad interrompere la strategia.
Nonostante il drawdown, BitMine definisce l’attuale livello “un’area di rischio-rendimento asimmetrica”, stimando un downside residuo massimo del 5–7% e un potenziale upside legato al “superciclo” atteso nel 2026.
Parte di un piano preciso
Nonostante le numerose difficoltà in tema di DAT, come da tempo accennato, le principali compagnie come Strategy e Bitmine non interrompono i propri piani.
Per Bitmine infatti, questo acquisto si inserisce in un quadro ben più ampio. Solo pochi giorni fa, la società ha annunciato $328 milioni di utile netto nella prima metà dell’anno e il lancio del suo primo dividendo agli azionisti.
Utili che non riflettono le perdite non realizzate, e dividendo che, per quanto piccolo, segna un caso studio che potrà sostenere numerosi sviluppi in futuro.
Nonostante un mese difficile, il bilancio rimane diversificato: oltre 3,6 milioni di ETH, 192 BTC, liquidità per $800 milioni e partecipazioni azionarie strategiche.
La rappresentazione di un quadro che, seppur incompleto e in un contesto complicato, procede la sua opera verso i propri obiettivi, che solo il mercato potrà definire “adatti o eccessivi”.
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