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Cambia TUTTO negli Usa: dalla FDIC il via libera “crypto” alle banche
Di Davide Grammatica
La U.S. Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) ribalta l’approccio normativo crypto, dando il via libera alle banche interessate alle criptovalute
Un cambio decisivo negli Usa
Dagli Stati Uniti arriva una svolta decisiva sul fronte normativo, con la U.S. Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) che, nelle ultime ore, ha annunciato l’annullamento di vecchie linee guida a favore di un nuovo approccio favorevole al settore crypto.
L’ente federale, che si occupa di fornire una assicurazione sui depositi delle banche membri e di vigilare sulla solvibilità di queste ultime, annullerebbe così gli standard che richiedono alle istituzioni finanziarie di informare l’agenzia prima di impegnarsi in attività crypto.
“Con l’azione di oggi, la FDIC volta pagina sull’approccio imperfetto degli ultimi tre anni”, ha dichiarato Travis Hill, presidente ad interim della FDIC. “Mi aspetto che questo sia uno dei vari passaggi che la FDIC intraprenderà per definire un nuovo approccio su come le banche possono impegnarsi in attività legate alle criptovalute e alla blockchain in conformità con gli standard di sicurezza”.
In passato, sempre la FDIC aveva allertato sui rischi delle criptovalute per il sistema bancario statunitense. Nel 2022, proprio in relazione a questi rischi, aveva esortato le banche a informare l’agenzia sulle loro attività legate alle criptovalute.
Dopo Trump cambia tutto per le crypto
L’avvento di Trump però sembra aver cambiato tutto. Oltre alla FDIC, per esempio, anche l’Office of the Comptroller of the Currency (OCC) avrebbe chiarito come le attività crypto siano perfettamente consentite all’interno del sistema bancario federale.
Da questo punto di vista, il nuovo presidente Usa sembra voler rispettare i patti con i suoi elettori. Giusto a inizio marzo, Trump era tornato ad accusare l’amministrazione precedente di aver trasformato il governo in “un’arma contro il settore crypto”, ma ora le cose sembrano cambiare velocemente.
Secondo Bo Hines, direttore esecutivo del President’s Council of Advisers for Digital Assets, tutta la vicenda sarebbe “una grande vittoria”.
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