Per la CFTC, BTC, ETH e USDT non sono security ma commodity
Di Davide Grammatica
La Commodity Futures Trading Commission (CFTC), in una dichiarazione del tribunale, ha definito anche ETH come “commodity” (merce), in contrasto all’interpretazione che vede il token come “security"
L’opinione della CFTC
Nelle ultime ore, la Commodity Futures Trading Commission (CFTC) ha dichiarato tramite una comunicazione in tribunale come alcune risorse digitali, come bitcoin (BTC), ether (ETH) e tether (USDT), non siano da considerarsi “security” (titoli), quanto piuttosto “commodity” (merce).
La dichiarazione, che si inserisce nel lungo dibattito attorno alla definizione normativa di “criptovaluta” sembra definire la posizione della CFTC, che si distacca dalle affermazioni secondo cui l’unica criptovaluta da considerarsi “commodity” sia Bitcoin.
Tuttavia, all’interno della stessa CFTC non smette di esserci qualche disaccordo intorno alla questione, ovvero che anche Ethereum debba essere considerata come “commodity”.
Giusto a novembre di quest’anno, per esempio, durante un evento sulle criptovalute alla Princeton University, il capo della CFTC, Rostin Benham, avrebbe suggerito come Bitcoin sia l’unica risorsa crypto da considerarsi come “commodity”.
Una decisione fondamentale
Gary Gensler, presidente della Securities and Exchange Commission (SEC), ha invece avuto sempre una posizione vaga su Ethereum. Lo scorso giugno, per citare un episodio, dichiarò infatti come Bitcoin fosse l’unico asset da considerarsi “commodity”. Precedentemente, del resto, definì Ethereum come titolo in virtù della nascita dell’asset (offerta iniziale), ma non più dal momento che ha raggiunto una sufficiente decentralizzazione.
In molti pensavano che l’opinione di Gensler potesse cambiare a seguito del passaggio di Ethereum a un meccanismo di consenso proof-of-stake, ma in merito a ciò non ci sono state dichiarazioni esaustive.
Il dibattito assume un aspetto fondamentale da momento in cui negli negli Stati Uniti i futures sulle materie prime sono regolati dalla CFTC, mentre i titoli (come obbligazioni e azioni) dalla SEC.
La senatrice Elizabeth Warren, in questo senso, starebbe lavorando a un disegno di legge che darebbe alla SEC autorità di regolamentazione sull’industria delle criptovalute.