Cina: il ban alle crypto non ferma sviluppo di DeFi e NFT
Di Davide Grammatica
In Cina, nonostante il ban alle crypto, le istituzioni governative continuano a promuovere o sviluppo di DeFi e NFT
Cina e crypto, lo sviluppo continua
Nelle ultime ore, il Ministero dell’Industria cinese ha comunicato come intenda formulare una nuova strategia per promuovere lo sviluppo di applicazioni decentralizzare e NFT, confermando l’intenzione di puntare sulla tecnologia blockchain nonostante un divieto ancora in essere nei confronti dello scambio di criptovalute.
In un documento diffuso nelle ultime ore, infatti, il ministero ha fatto il punto su una nuova strategia da adottare per lo sviluppo del Web3 nei confini nazionali.
“L’accento sarà posto su aree chiave come la governance e l’industria, con l’incoraggiamento all’esplorazione di nuovi modelli di business come gli NFT e dApp, favorendo lo sviluppo applicazioni innovative e la costruzione di un ecosistema digitale per il Web3″, ha dichiarato l’ente governativo.
In gioco, fin da subito, ci sono soprattutto nuovi progetti pilota legati all’identità digitale, per esplorarne la gestione tramite gli strumenti introdotti dal web3.
La blockchain sempre al centro dell’attenzione in Cina
Il “paradosso” normativo che sta prendendo piede in Cina si basa sulla volontà di alcuni governi locali in contrasto alle direttive “centrali”, nata in primo luogo dai tentativi di sviluppo dell’industria del metaverso. Sichuan, per esempio, che è stata in passato uno dei centri del mining cinese, ha convertito la sua industria al settore del metaverso, promettendo di raggiungere una dimensione di mercato da 35,1 miliardi di dollari entro il 2025.
Ad oggi, le realtà cinesi legate al settore agiscono infatti in una zona grigia normativa, che ha permesso per esempio di far sopravvivere il commercio di NFT.
Allo stesso tempo, è interesse dello stesso governo centrale non perdere il treno dello sviluppo in ambito blockchain, e questo è stato dimostrato dalle novità introdotte dal Service Network China, un nuovo sistema di identificazione decentralizzato, sviluppato dal Ministero della Pubblica Sicurezza, basato proprio su questa tecnologia. Nonostante il divieto alle crypto introdotto nel 2021, i progressi della Cina nella tecnologia blockchain non sono quindi indifferenti.
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