Come compilare Quadro RW e W: GUIDA COMPLETA
Di Gabriele Brambilla
Basta mal di testa: ecco come compilare Quadro RW e W in maniera semplice e indolore!

Dichiarazione crypto: ora è più semplice!
Parliamo ancora di fiscalità con una guida dedicata a come compilare Quadro RW e W. Scopriremo che l’operazione è più semplice del previsto, soprattutto se abbiamo mantenuto ordine nei conti o se ci siamo affidati a un software per la compilazione automatica.
Per agevolarti, puoi guardare il video che troverai qui sotto, dove si spiegano tutti i dettagli che dovresti sapere.
Indice
Quando compilare Quadro RW e Quadro W?
Prima di cominciare, facciamo una premessa per evitare di fare confusione: il Quadro RW si compila mediante il Modello Redditi PF, mentre il Quadro W si compila con il Modello 730. Entrambi i quadri sono pensati per assolvere all’obbligo del monitoraggio fiscale, ma non per la dichiarazione di plusvalenze e minusvalenze (per queste ultime ci sono i Quadri RT e T).
Concentrandoci sul nostro settore, il monitoraggio fiscale deve essere fatto per dichiarare il possesso di qualsiasi cripto-attività, a prescindere dall’importo.
Non dovremo quindi prestare attenzione alla presenza di plusvalenze, né ci sono soglie minime: basta possedere 1€ in bitcoin (per esempio) e l’obbligo di monitoraggio sussiste.
Nei quadri non si indicano gli address dei wallet e le tipologie di criptovalute, ma semplicemente gli importi IN EURO (fondamentale) degli asset in nostro possesso.
Compilare il quadro per il monitoraggio fiscale ci permette di raggiungere tre obiettivi:
- Ottenere la base su cui calcolare l’imposta sul valore delle cripto-attività (approfondisci con il link a fine paragrafo);
- Evitare sanzioni per il mancato monitoraggio. Queste possono essere piuttosto salate: dal 3 al 15% di quanto non dichiarato;
- Avere a disposizione uno storico dichiarativo corretto e dimostrabile, che ci agevolerà in futuro quanto effettueremo dei prelievi di crypto, soprattutto se eseguiti verso un conto corrente.
Insomma, non c’è più spazio alle interpretazioni personali: il monitoraggio è da fare sempre e comunque.
Leggi di più: l’imposta sul valore delle cripto-attività
"Il monitoraggio fiscale è SEMPRE OBBLIGATORIO"
Come compilare Quadro RW e Quadro W
Il quadro ha subito qualche piccolo cambiamento rispetto agli anni precedenti, ma questi non toccano le criptovalute. Ecco l’immagine di un Quadro RW per agevolare la comprensione:
Nello specifico, forniamo la descrizione delle colonne più interessanti:
- Titolo di possesso, colonna 1. Se siamo i proprietari degli asset crypto indicheremo il codice 1;
- Cod. individuazione bene, colonna 3. Indichiamo il codice 21, specifico per le cripto-attività;
- Cod. Stato estero, colonna 4. Per le criptovalute non è obbligatorio e si può lasciare vuoto;
- Quota di possesso, colonna 5. Qui indicheremo 100% se gli asset sono tutti nostri, oppure altro se si tratta di crypto cointestate;
- Criterio di determinazione del valore, colonna 6. Qui si indica il codice 1, ossia il valore di mercato;
- Valore iniziale, colonna 7. Dovremo indicare il valore all’inizio del periodo d’imposta (01/01/2024) per le crypto già in possesso, mentre per quelle acquistate nel corso del 2024 indicheremo il valore al primo giorno di detenzione dell’attività (di fatto il prezzo di carico);
- Valore finale, colonna 8. Si tratta del valore al termine del periodo di imposta (31/12/2024) per le crypto non vendute, oppure del valore di vendita se cedute nel corso del 2024;
- Giorni IC, colonna 10. Si indicano il numero di giorni di detenzione per il calcolo dell’imposta del 2 per mille;
- IC e IC dovuta, colonne 33 e 34. Dedicate al calcolo dell’imposta del 2 per mille.
Subito sotto il quadro, sarà da compilare anche il rigo RW8. Questo è necessario per determinare l’imposta IC dovuta ed eventualmente da versare.
Nello specifico, in colonna 1 vi sarà il totale dell’imposta (ossia la somma delle colonne 34 precedentemente compilate viste poche righe sopra). In colonna 4 indicheremo gli acconti versati lo scorso anno (se ciò è stato fatto). In colonna 5, infine, l’imposta a debito, da versare con mod. F24 secondo le stesse modalità previste dall’IRPEF.
L’imposta IC non è dovuta se si superano i 12 euro.
Passiamo alle modalità di compilazione. Dato che non esistono istruzioni ad hoc, ecco le due alternative a disposizione:
- Possiamo compilare un rigo del Quadro RW o W per ogni portafoglio o conto digitale detenuto (es. un rigo per Binance, uno per MetaMask e via dicendo). Questa prassi fa riferimento a una circolare dell’AdE ed è quella suggerita.
- Volendo, è possibile anche compilare un rigo per ciascuna cripto-attività (es. uno per bitcoin, uno per ETH eccetera). Questa modalità si basa sulla risposta dell’AdE Telefisco 2024.
Ci rendiamo conto che, nonostante si provi a spiegare l’argomento nel modo più semplice possibile, le complessità restano. In questi casi, il miglior alleato è un esperto fiscale con esperienza in campo crypto, che saprà sicuramente aiutarci e preparare al meglio tutta la documentazione.
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Le scadenze da rispettare
La prima scadenza di quest’anno sarà il 30 giugno, termine per il versamento delle imposte (se dovute). Nello specifico, si tratta di due voci di spesa distinte:
- L’imposta sul valore delle cripto-attività (IC), con aliquota dello 0,2% sul capitale.
- L’imposta sulle plusvalenze, con aliquota del 26% solo in caso di plusvalenza effettivamente realizzata.
Si ha inoltre la possibilità di far slittare di un mese il pagamento (termine 31 luglio) pagando una piccola maggiorazione dello 0,4% sull’imposta. Perciò, se i capitali in gioco sono contenuti e c’è qualche ritardo, ci si può prendere più tempo: si parla di cifre molto ridotte.
Quanto alla dichiarazione vera e propria, le scadenze sono due:
- 30 settembre per chi compila il Modello 730;
- 31 ottobre per chi compila il Modello Redditi PF.
Leggi di più: calendario fiscale 2025
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