Cosa rischio se non dichiaro le crypto?
Di Gabriele Brambilla
Siamo in piena stagione fiscale e forse ti starai chiedendo "Cosa rischio se non dichiaro le crypto?". Ecco quello che devi sapere.

Introduzione
La stagione è caldissima e le domande a tema fiscalità crypto non sono finite; oggi tocca a due delle più gettonate: “Cosa rischio se non dichiaro le crypto?” e “Cosa rischio se non pago le tasse?”
Ecco le risposte che cerchi in una rapidissima lettura!
Indice
Cosa rischio se non dichiaro le crypto?
Ribadiamolo ancora una volta: la dichiarazione delle criptovalute in proprio possesso è un obbligo di legge a prescindere dalle somme, dall’operatività e dalla tipologia di asset. Non esistono soglie né eccezioni, la legge è chiara così come la prassi.
Se non si dichiarano le crypto si va incontro a una sanzione che va dal 3 al 15% degli importi non monitorati. Capiamo bene che non è poco, il che dovrebbe spingerci ulteriormente a rispettare le normative ed evitare di prendersi dei rischi.
Tuttavia, le sanzioni non sono la cosa più preoccupante. La mancata dichiarazione fa infatti assumere un rischio indiretto e per certi versi maggiore.
Non procedere al monitoraggio implica che non abbiamo a disposizione uno storico dichiarativo congruo e dimostrabile. Se un giorno decidessimo di convertire queste somme e riportarle sul conto corrente, potremmo non essere in grado di farlo in quanto non sapremmo dimostrare la lecita provenienza dei fondi. Spunterebbo quindi delle problematiche in tema di antiriciclaggio ben più complesse e pericolose di una “semplice” mancata dichiarazione.
Leggi di più: tasse e dichiarazione crypto nel 2025
Cosa rischio se non pago le tasse?
In caso di plusvalenza e conversione potremmo dover pagare le relative imposte. Non versarle darebbe vita a un caso più grave della mancata dichiarazione, che implicherebbe conseguenze non indifferenti.
Esistono diverse percentuali da applicare sul calcolo dell’imposta dovuta. Indicativamente, possiamo arrivare a dover sborsare una sanzione che arriva fino a un importo doppio rispetto all’imposta non versata.
Chiaramente, in sede di contenzioso ci sono a disposizione degli strumenti che permettono di ridurre sanzioni e interessi. Tuttavia, la procedura non è semplice, è stressante e si deve avere un professionista valido al fianco, capace di aiutarci a limitare il più possibile i danni.
In ogni caso, nel complesso le sanzioni sono decisamente superiori rispetto a quelle relative al mancato monitoraggio.
Per completezza, anche se il tema è piuttosto complicato, ricordiamo che il periodo di prescrizione è di 5 anni.
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