Crypto & crime: l’arresto del mandante di rapimenti in Marocco
Di Davide Grammatica
Aumentano i casi di rapimento di imprenditori crypto in tutto il mondo. In Marocco è stato arrestato il mandante di uno dei casi più importanti

Un nuovo problema di sicurezza per le crypto
Solo qualche giorno i giornali avevano dato molto risalto al caso di un 28enne italiano rapito e torturato a New York da un criminale per riuscire a mettere mano sui suoi fondi crypto.
Ma il caso non sembra essere isolato, e anzi andrebbe inserito all’interno di un vero e proprio “trend” degli ultimi mesi, in cui gli episodi criminosi relativi in qualche modo al settore crypto sono aumentati esponenzialmente.
L’ultimo più clamoroso riguarda il recente arresto in Marocco di Badiss Mohamed Amide Bajjou, cittadino franco-marocchino sospettato di essere il mandante di una serie di rapimenti avvenuti in Francia con l’obiettivo di estorcere criptovalute.
Solo il 13 maggio scorso, alcuni aggressori avrebbero tentato di rapire la figlia e il nipote di Pierre Noizat, ceo della piattaforma crypto francese Paymium.
Ma di episodi simili ce ne sono stati anche in precedenza. A gennaio, per esempio, David Balland, co-fondatore di Ledger, fu sequestrato dalla sua abitazione e tenuto in ostaggio per un giorno.
En plein Paris, un homme a été violenté par des individus cagoulés, habillés tout en noir. Ils tentaient de l’enlever. Un homme a surgi, extincteur à la main, pour les faire fuir. →https://t.co/P0qV6PR40v pic.twitter.com/9f4r2Gi7ho
— Le Figaro (@Le_Figaro) May 13, 2025
Una risposta comune e internazionale
A fronte di tutto ciò, sembrano cambiare anche le misure di protezione per imprenditori e famiglie coinvolti nel settore, per esempio (in Francia) nuova formazione su come comportarsi in situazioni ad alto rischio.
Dal Marocco agli Stati Uniti, passando per l’Europa, è evidente come il settore crypto stia diventando un bersaglio sempre più ambito per la criminalità, tra rapimenti, truffe e uso illecito di infrastrutture digitali.
In questo contesto, la cooperazione internazionale tra forze dell’ordine e la vigilanza sui protocolli di sicurezza diventano elementi imprescindibili per la tutela dell’ecosistema digitale. E il messaggio è chiaro: più cresce l’adozione delle criptovalute, più diventa necessario proteggere chi vi opera. E gli Stati sembrano essere costretti a rispondere presto.
Seguici sui nostri canali YouTube e Telegram: troverai tanti altri aggiornamenti, tutorial e approfondimenti per essere sempre sul pezzo!