Le crypto al G20: quadro normativo globale in arrivo?
Di Davide Grammatica
Al G20 si è discusso di un nuovo quadro normativo globale per l’industria crypto, basato sulla condivisione di informazioni fiscali tra i paesi
Una legge crypto globale
Le crypto hanno tenuto banco anche al G20 di Nuova Delhi. Nel recente vertice tra le 20 economie più sviluppate al mondo, infatti, i leader dei vari paesi hanno concordato sulla necessità di stabilire un nuovo quadro normativo crypto globale.
Questo, tramite una nuova e approvata “dichiarazione di consenso” firmata dai capi di stato, che chiede la rapida attuazione del Crypto-Asset Reporting Framework (CARF) nonché la condivisione delle informazioni a fini fiscali necessarie a una adeguata coordinazione tra le varie giurisdizioni.
Per fare ciò, un ruolo cruciale potrebbe essere svolto dal Financial Stability Board (FSB, l’organizzazione internazionale per il monitoraggio del sistema finanziario mondiale), per supervisionare criptovalute e, soprattutto, stablecoin. Con l’eventualità che le aziende crypto di tutto il mondo, in futuro, possano essere portate a operare sotto l’ombrello di un organismo di regolamentazione comune a livello globale.
Il quadro normativo proposto potrebbe entrare in vigore, potenzialmente, nel 2027, e come accennato richiederà, in primo luogo, alle aziende, la condivisione automatica delle informazioni sulle transazioni con le relative giurisdizioni.
In sostanza, l’implementazione del CARF e del Common Reporting Standard (CRS), un nuovo standard informativo per lo scambio automatico di informazioni sui conti finanziari a livello globale.
Il CARF, per contestualizzare, era stato invece introdotto già nel 2022 dall’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) per facilitare la divulgazione di informazioni fiscali alle autorità competenti.
L’influenza del G20 sull’industria delle criptovalute
Nonostante i paesi del G20 non siano soliti essere d’accordo in alcuna materia (politica o economica che sia), questa volta sembrano sulla buona strada.
E questo, nonostante un processo burocratico ancora lungo. I governatori delle banche centrali e i ministri delle finanze avranno modo di discuterne più approfonditamente il prossimo ottobre, ma un percorso di collaborazione tra FSB e Fondo monetario internazionale (FMI) è già iniziato.
Un quadro normativo globale per l’industria crypto non è quindi un’eventualità inverosimile, coprendo i paesi del G20, di fatto, due terzi della popolazione mondiale.
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