Crypto lending: I dex toccano i $30 mld di TVL
Di Davide Grammatica
Le piattaforme di prestito decentralizzate toccano i 30 miliardi di dollari di TVL per la prima volta da maggio 2022
I numeri in crescita della DeFI
Il TVL (Total Value Locked) dei protocolli di prestito decentralizzati ha toccato i 30 miliardi di dollari per la prima volta da maggio 2022.
A riportare i dati è DeFiLlama, che certifica come anche tutto il settore DeFi stia rispondendo alla corsa rialzista di Bitcoin, ancora stabile sopra i 60mila dollari. Gioca a favore del settore un’offerta di servizi sempre più ampia, ma anche l’interesse istituzionale nei confronti della finanza decentralizzata, che non si limita quindi agli attori centralizzati come potrebbe essere BlockFi.
Inoltre, non è un aspetto secondario la crescita della popolarità della leva finanziaria, usata sempre più spesso dagli investitori (non solo trader “pro”) e che per forza di cose richiede l’intervento di un protocollo di lending.
La crescita assume una rilevanza ancora maggiore se si guarda al minimo di gennaio 2023, quando il TVL galleggiava intorno ai 10 miliardi di dollari. Il rimbalzo ha di fatto triplicato il TVL, che solo nel 2024 è cresciuto del 36%.
Il dato, già impressionante di per sé, lascia poi ben sperare sulle prospettive del mercato, visto che nel 2019 furono proprio i dex delegati al prestito ad aprire alla famosa “DeFi Summer”.
A guidare il settore è Aave, con un TVL da 9,9 miliardi di dollari, seguito da JustLend ($ 6,8 miliardi) e Spark ($ 3,7 miliardi). Più indietro troviamo invece Compound ($2,8 miliardi) e Morpho ($ 1 miliardo).
La DeFi e la sfida normativa
La sfida più importante del settore, a questo punto, si potrebbe però giocare in campo normativo. A un aumento della fetta di mercato corrisponde spesso un aumento del rischio sistemico, e a questo ciclo le autorità di regolamentazione potrebbero essere più attente rispetto al passato. I vari dex dovranno quindi trovare equilibrio tra una buona gestione del capitale e la prevenzione del default.
Se la DeFi riuscisse a vincere anche questa sfida, non ci sarebbero più ostacoli a flussi importanti derivati da investitori istituzionali più grandi.
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