Crypto Week: è il caso Epstein a minare il piano di Trump?
Di Davide Grammatica
Tra gli ostacoli da superare per far passare il pacchetto di “leggi crypto” di Trump c’è anche il caso Epstein, che ha spaccato l’elettorato MAGA

Le difficoltà della “Crypto Week”
Questa doveva essere la settimana più importante di sempre per quanto riguarda la regolamentazione crypto negli Usa. E prima ancora che sia conclusa, possiamo dire che lo è stata.
Non si è ancora votato, ma il superamento dello stallo dei giorni scorsi, risoltosi nella risoluzione H.Res. 580 (con 217 voti favorevoli contro 212) e con l’apertura all’esame in aula dei tre testi fondamentali (GENIUS Act, il Clarity Act e la legge anti-CBDC), lascia pensare che si possa arrivare al risultato auspicato.
In più, però, la “Crypto Week” ci aiuta a fare una panoramica sul mondo politico Usa attuale, in cui a innescare l’impasse non sembrano essere stati ostacoli di natura squisitamente “normativa”, ma un mix di tensioni alla base dell’elettorato MAGA.
I am proudly cosponsoring and will sign the discharge petition.
I will never protect pedophiles or the elites and their circles. https://t.co/bQmc6c7MMk
— Rep. Marjorie Taylor Greene🇺🇸 (@RepMTG) July 16, 2025
Epstein contro le crypto
Come sottolineato anche in una recente inchiesta di Decrypt, la regolamentazione crypto è oggi messa sotto scacco anche da questioni di tutt’altra natura, a partire dal caso Jeffrey Epstein, elemento di grande spaccatura all’interno del mondo repubblicano.
Si è parlato in principio del timore della nascita di una CBDC federale in riferimento allo stop del GENIUS Act. Ma a far cambiare idea sul voto ad alcuni repubblicani ultra-conservatori sembra essere stato altro, verosimilmente legato all’annuncio di Trump riguardo all’inesistenza della celebre “lista” di clienti di Jeffrey Epstein (tanto discussa, però, durante la campagna elettorale).
Ai disordini dei repubblicani si sono poi aggiunti anche i dem, che oggi fanno muro in particolare al CLARITY Act, giudicato troppo “debole” sul tema DeFi. Anche il pro-crypto dem Sam Liccardo, per esempio, si è espresso contro la legge in quanto non tutelerebbe i cittadini dalle truffe nel mondo DeFi.
Anche per questo, diversi analisti sostengono attualmente che il GENIUS Act passerà, ma non il CLARITY Act, considerato ormai politicamente compromesso.
Seguici sui nostri canali YouTube e Telegram: troverai tanti altri aggiornamenti, tutorial e approfondimenti per essere sempre sul pezzo!