Da Microsoft per conto di Bitcoin: la missione di Saylor
Di Davide Grammatica
Michael Saylor presenterà una strategia di investimento in Bitcoin al consiglio di amministrazione di Microsoft, da approvare nel prossimo mese
Microsoft investe in Bitcoin?
In un recente X Space, il presidente di MicroStrategy, Michael Saylor, ha rivelato che gli sarebbero stati concessi tre minuti per presentare una strategia di investimento in Bitcoin al consiglio di amministrazione di Microsoft.
Nonostante non sia stata accettata la richiesta di un colloquio con il ceo di Microsoft Satya Nadella, Saylor si sarebbe concesso al consiglio. “La stessa persona che ha elaborato la proposta di acquisto di Bitcoin per conto di Microsoft mi ha contattato per presentarla, e ho accettato di fornire una presentazione di tre minuti”.
Una richiesta a Nadella era stata effettuata già a inizio ottobre su X, quando Saylor si offrì di svelare un metodo per generare bilioni di dollari per conto di Microsoft tramite una strategia di investimento in Bitcoin.
Se il mondo hi-tech investisse in Bitcoin
Gli azionisti di Microsoft, in seguito, avrebbero votato una proposta per esplorare effettivamente le possibilità di investire in BTC in quanto asset di riserva, ma il consiglio di amministrazione ha sconsigliato di procedere. Giocano però un ruolo fondamentale azionisti come Vanguard, BlackRock, State Street e Fidelity, che su Bitcoin, in un modo o nell’altro, ci stanno già scommettendo.
Per Saylor, ad ogni modo, la strategia dei colossi hi-tech di detenere miliardi di riserve di cassa ma senza differenziarli con BTC sarebbe solo “miope”.
“Se Apple acquistasse 100 miliardi di dollari di Bitcoin, questi probabilmente diventerebbero $500 miliardi”, ha affermato Saylor. “L’azienda avrebbe un business da 500 miliardi di dollari in crescita del 20% all’anno”.
MicroStrategy, oggi, è il più grande detentore aziendale di Bitcoin, con oltre 330mila BTC per un valore di circa $30 miliardi. E per Saylor può essere da esempio per le grandi aziende della Silicon Valley .
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