Deficit Francia: per Hayes, una buona notizia per Bitcoin
Di Davide Grammatica
La crisi del debito francese, secondo Arthur Hayes, potrebbe portare a “stampare” nuova moneta e quindi a spingere nuova liquidità verso le crypto

La crisi francese e Bitcoin
In Francia, la crisi del debito è al centro del dibattito politico in relazione alla stabilità del governo e dell’economia nazionale. Potrebbe però anche essere, secondo Arthur Hayes, co-fondatore di BitMEX e punto di riferimento per la community, “un’occasione per Bitcoin”.
I conti in rosso di Parigi potrebbero infatti “obbligare” la Banca Centrale Europea (BCE) a “inondare i mercati con nuova liquidità”, un processo da cui, tipicamente, il settore crypto ha saputo raccogliere molti frutti.
La Banque de France ha registrato nel 2024 una perdita netta di 7,7 miliardi di euro, dovuta soprattutto all’aumento dei costi per interessi. Nel complesso, il deficit del governo francese ha superato i 168 miliardi di euro, pari al 5,8% del PIL: quasi il doppio rispetto al limite del 3% imposto dall’Unione Europea.
Un nuovo QE per BTC
Questa dinamica segnala un massiccio deflusso di capitali dalla Francia, con investitori stranieri che preferiscono riportare i fondi nei rispettivi mercati domestici.
Nella cornice del TOKEN2049 di Singapore, Hayes ha sottolineato come la BCE non abbia vie di fuga: «La mia tesi è che la BCE ‘stamperà’ sicuramente, e perderanno il controllo».
Con oltre il 60% del debito francese sarebbe in mano a investitori esteri, e il rischio è che la mancanza di capitali Usa costringa la BCE a ricorrere al quantitative easing (QE), acquistando bond e iniettando liquidità nell’economia.
Bitcoin ha già beneficiato enormemente dalle precedenti fasi di QE. Tra marzo 2020 e novembre 2021, in piena pandemia, la politica monetaria della Fed spinse BTC da 6.000 a 69.000 dollari, con un rally di oltre il 1.050%.
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