Dietro la nuova sala da ballo di Trump ci sono anche i “big” crypto
Di Davide Grammatica
Coinbase e Ripple sono solo alcune realtà crypto ad aver contribuito al finanziamento della nuova sala da ballo voluta da Trump alla Casa Bianca
Le crypto per le velleità di Trump
Tra le realtà coinvolte nel finanziamento alla nuova “ballroom” di Trump alla Casa Bianca ci sono anche quelle crypto. Coinbase, Ripple, Tether e i fratelli Winklevoss figurano tra i grandi nomi dell’industria crypto che, secondo diversi report, avrebbero contribuito alla costruzione della nuova sala da ballo della Casa Bianca, progetto da 300 milioni di dollari.
L’iniziativa, annunciata a luglio, prevede una nuova ala di 90.000 piedi quadrati capace di ospitare fino a 650 persone. I lavori, iniziati a settembre 2025, avrebbero un costo complessivo stimato di $300 milioni e sono finanziati interamente da donazioni private.
Tra i donatori non compaiono solo aziende crypto. Ci sono infatti anche Apple, Google, Microsoft e Comcast. Tuttavia, non è ancora chiaro l’ammontare delle singole donazioni.
La costruzione ha suscitato polemiche dopo la demolizione dell’East Wing e per la gestione poco trasparente dell’appalto. La Casa Bianca ha respinto le critiche con toni duri, definendole “l’ennesima isteria dei dem e dei media mainstream contro una visione innovativa del presidente Trump”.
La Casa Bianca e l’industria crypto
Il sostegno economico al progetto conferma il rapporto sempre più stretto tra Trump e il settore delle criptovalute. Già durante la campagna elettorale, Fairshake, il super PAC pro-crypto, aveva raccolto oltre $200 milioni per sostenere candidati favorevoli al settore. Tra i principali finanziatori figuravano Ripple e Coinbase.
I fratelli Winklevoss avevano donato 18 Bitcoin a un comitato politico pro-Trump, mentre Circle, Ripple e Coinbase avevano contribuito ai fondi per l’inaugurazione presidenziale.
Con un Congresso oggi più favorevole alle criptovalute e una Casa Bianca apertamente vicina al settore, Washington sembra pronta a inaugurare una nuova fase politica pro-crypto. La grazia concessa pochi giorni fa all’ex CEO di Binance Changpeng Zhao da parte di Trump, poi, è stata interpretata come un ulteriore segnale di apertura.
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