Le memecoin fanno ancora parlare

La memecoin dell’ecosistema Solana Dogwifhat ha registrato, nelle ultime 24 ore, una crescita del 50% toccando il suo nuovo ATH a 2,16 dollari. Questo, grazie al listing di WIF da parte di Binance, che tiene così vivo il trend memecoin nonostante una forte correzione dei competitor nelle ultime ore.

Proprio rispetto a questi, WIF è riuscita a sovraperformare token quali Shiba Imu Coin e Pepe. E in condizioni di volatilità alle stelle, con una correzione a $1,12 sulla svendita di BTC post-ATH e un x2 in poche ore sempre sulla scia del prezzo della prima criptovaluta.

Allargando leggermente l’orizzonte, WIF segnala una crescita del 240% in 7 giorni, nonché un assurdo +1.245% da inizio anno che ha portato il token a una capitalizzazione da 2,1 miliardi di dollari.

Tuttavia, la fragilità della categoria si vede proprio dall’estrema volatilità all’aumentare dei volumi, che se in principio porta a registrare numeri “monstre” lascia il fianco scoperto a dump improvvisi, come successo a Dogecoin, Bonk e tutte le altre principali memecoin (la cui maggior parte, tra l’altro, è ancora anni luce lontana dai suoi ATH del 2021).

Oltre ai prezzi spot, a segnalare uno “stallo” del trend memecoin è anche la capitalizzazione complessiva della categoria (in calo dello 0,8%), ma l’assetto rialzista di tutto il mercato crypto lascia sperare possa esserci un ulteriore rimbalzo. 

Decisiva, in questo senso, sarà l’azione del prezzo di BTC, che ha subito recuperato i $67k dopo il dump successivo all’ATH a 69.200 dollari, e ora si presenta intenzionato a rilanciare.