Donald Trump: "CZ? Non so chi sia"
Di Gabriele Brambilla
Negli USA, fa scalpore la vicenda CZ-Trump. Il presidente gli ha da poco concesso la grazia, ma in un'intervista ha dichiarato di non sapere chi sia
Trump concede la grazia a CZ, ma non sa chi sia
Il 23 ottobre, Donald Trump ha concesso la grazia a Changpeng Zhao, ex CEO di Binance. Tuttavia, in una recente intervista, il presidente ha dichiarato di non sapere chi sia CZ. Tutto in un contesto che vede World Liberty Financial sotto la lente di ingrandimento proprio per degli accordi di affari con Binance. Ma andiamo con ordine.
Circa un paio di anni fa, CZ rassegnò le dimissioni da CEO dell’exchange e si dichiarò colpevole nel corso di un processo. L’accusa era di non aver agito a sufficienza per combattere il riciclaggio del denaro su Binance. Passò quattro mesi in carcere, da cui uscì a settembre 2024.
Dopo l’elezione di Donald Trump, CZ si è mosso parecchio per cercare di ottenere la grazia. Alla fine, ci è da poco riuscito.
Saltiamo ancora indietro a maggio di quest’anno, destinazione Emirati Arabi Uniti. MGX, compagnia di investimenti con sede ad Abu Dhabi, annunciò un investimento da 2 miliardi di dollari in Binance sfruttando la stablecoin USD1, parte del progetto World Liberty Financial. Come noto, quest’ultimo è strettamente legato alla famiglia Trump, che riceve mediante un’altra compagnia il 75% dei ricavi dalla vendita di token.
Torniamo nel presente. Dopo la grazia a Changpeng Zhao, si sono sollevati sospetti. Ora che World Liberty Financial e Binance hanno una sorta di legame, considerando poi l’interesse della famiglia Trump di investire direttamente in una quota di Binance US, si parla eccome.
Domande scomode a Trump sulle crypto
Da qui nascono domande scomode indirizzate al presidente, proprio come quella riguardo i legami con CZ. Rispondendo, Trump ha dichiarato di non conoscerlo né (probabilmente) di averlo mai visto. Il presidente ha dichiarato che è stato messo al corrente della situazione e, trattandosi di una vittima dell’amministrazione Biden, ha deciso di concedergli la grazia.
Quanto affermato è stato ribadito anche dalla portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, che ha spiegato come dietro le quinte di ciascuna grazia ci sia un processo molto serio che coinvolge un nutrito staff di avvocati. CZ sarebbe stato bersagliato eccessivamente dalla precedente amministrazione e da un “weaponized DOJ”, citando le parole testuali della Leavitt.
Donald Trump si è inoltre espresso sul suo rapporto con le criptovalute, sostenendo che non le conosce in maniera approfondita, ma sa bene che si tratta di un’industria molto promettente e in cui gli Stati Uniti devono eccellere. Il presidente ha infine ribadito che sono i figli a occuparsi delle crypto, ma che non c’è alcun legame politico: si tratta solo di business.
World Liberty Financial ha avuto da subito grande successo. Il token WLFI ha una capitalizzazione superiore ai 3 miliardi di dollari, così come la stablecoin USD1. Non è la prima volta che i legami di Trump e dell’intera famiglia con le criptovalute finiscono sotto i riflettori. Il sospetto, neppure troppo velato, è che il presidente utilizzi i suoi legami e la posizione di forza per ottenere vantaggi e spingere in alto le valutazioni di token e società.