Elezioni USA: è trionfo democratico
Di Gabriele Brambilla
Si sono appena concluse alcune elezioni chiave negli Stati Uniti. I democratici escono vincitori assoluti e mettono pressione a Donald Trump
Le elezioni USA 2025
Oltre alle criptovalute, alla finanza tradizionale e all’economia, di tanto in tanto dobbiamo parlare anche di politica. Ci sono infatti eventi che non possiamo ignorare e le elezioni USA appena svolte sono proprio uno di questi.
Gli americani erano chiamati al voto per eleggere dei sindaci, governatori, giudici delle corti supreme e risoluzioni in alcuni Stati. Si trattava della prima tornata elettorale importante dopo l’elezione e l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca.
Ebbene, i democratici hanno trionfato su tutti i fronti.
In Virginia, Abigail Spanberger diventa il nuovo governatore, battendo l’avversario repubblicano Winsome Earle-Sears di oltre 15 punti percentuali. Lo spoglio è circa al 97%, quindi non dovrebbero esserci variazioni degne di nota. Si tratta della prima donna governatore di questo Stato.
Stesso copione in New Jersey, dove la democratica Mikie Sherrill stacca di 13 punti percentuali Jack Ciattarelli, repubblicano. Spoglio al 95% ed elezione certa.
In California passa una risoluzione proposta dal governatore Gavin Newsom che ridisegnerà le mappe del voto per il Congresso statale. Questa nuova modalità dovrebbe favorire i Dem, aiutandoli a ottenere più facilmente il controllo dell’organo nelle elezioni previste per il 2026.
Vittoria democratica anche in Pennsylvania, dove la Corte Suprema del Paese manterrà un rapporto di 5-2 a favore dei Dem.

Nelle altre città, i democratici vincono anche a Minneapolis, Pittsburgh e Buffalo. Conquiste anche per candidati non-partisan, che prendono o mantengono città importanti come Detroit, Cincinnati e Jersey City.
Il “gioiello della corona” è però il trionfo di Zohran Mamdani a sindaco di New York. Egli rappresenta una sorta di nemesi per Donald Trump: giovane, di origini indiane e ugandesi, dichiarato socialista e musulmano. Mamdani ha sconfitto di 9 punti percentuali il candidato indipendente Andrew Cuomo; solo il 7,1% dei voti per Curtis Sliwa, repubblicano già battuto nelle precedenti elezioni e in passato critico sulle posizioni di Donald Trump.
Lo shutdown più lungo della storia
Contestualmente alle elezioni, abbiamo raggiunto il 36° giorno di shutdown, iniziato il 1 ottobre scorso. Lo shutdown diventa così il più lungo della storia (in precedenza 35 giorni, 1^ amministrazione Trump).
Dalle cifre a disposizione, circa 1,5 milioni di dipendenti statali stanno lavorando senza ricevere stipendio, mentre altri 650.000 circa sono in congedo senza paga.
I servizi continuano a essere paralizzati e i cittadini stanno arrivando al limite della sopportazione; quando potrà finire?
In rete, leggendo vari articoli, si trovano speculazioni su un possibile accordo tra i due partiti per concedere un temporaneo rifinanziamento delle più importanti agenzie federali. Potrebbero arrivare notizie positive già nel corso della settimana, ma per adesso non c’è nulla di ufficiale.