“L’ETF spot su Bitcoin è inevitabile”
Di Davide Grammatica
Per Michael Sonnenshein, amministratore delegato di Grayscale Investments, l’approvazione di un ETF spot su Bitcoin è alle porte
Un’opportunità per BTC
Le autorità finanziarie hanno sempre più a che fare con tutto l’universo crypto, indipendentemente da dove ci si trovi nel mondo. E hanno un approccio che varia a seconda del contesto in cui si può trovare applicazione alle criptovalute. Negli Usa, uno di questi è sicuramente l’ETF spot su Bitcoin, la cui approvazione non è stata ancora avallata dalla Securities and Exchange Commission (SEC).
Un ETF (exchange-traded fund) è uno strumento finanziario regolamentato, il cui prezzo replica il valore degli asset sottostanti. E il suo scopo è consentire a un investitore di essere esposto a un determinato asset senza doversene occupare direttamente. Per quanto riguarda le criptovalute, quindi, questo strumento permetterebbe di operare su questo asset, senza dover essere costretti ad interfacciarsi con la tecnologia blockchain.
I segnali che sembrano portare verso la sua realizzazione, tuttavia, sono parecchi, e c’è quindi chi pensa sia solo una questione di tempo prima che si realizzi questo scenario.
Uno di questi è Michael Sonnenshein, amministratore delegato di Grayscale Investments, che ha espresso il suo ottimismo a seguito dell’approvazione della SEC di una domanda per l’ETF future su Bitcoin di Teucrium, all’inizio di aprile.
Più nello specifico, per il fatto che la richiesta di Teucrium alla SEC è stata fatta ai sensi del Securities Exchange Act del 1933, presentando un modulo 19b-4. E questo, quando i precedenti ETF (inclusi quelli di Grayscale) approvati dalla SEC sono stati soggetti all’Investment Company Act del 1940, che segue un percorso normativo leggermente diverso.
Prospettive future
“Dal punto di vista della SEC, i prodotti soggetti all’Act del ’40 godono di ‘protezioni’ maggiori rispetto a quelli sotto il Securities Exchange Act del ’33, ma la stessa Commissione non ha mai espresso preoccupazioni particolari per episodi di frode o manipolazione”, ha dichiarato Michael Sonnenshein, in un’intervista alla CNBC. “Un prodotto finanziario sotto l’Act del ’33 è la prova che il pensiero della SEC si sia evoluto, e che è possibile un percorso verso gli ETF spot”.
Con “protezioni” si intendono regole di custodia e contabili ad hoc, ed è il motivo per cui il Grayscale Bitcoin Trust è ancora in attesa di essere convertiti in ETF dalla SEC, la quale ha tempo fino a luglio per prendere una decisione.
Un ETF come quello di Teucrium viene negoziato sulla base del prezzo dei future su Bitcoin, mentre un ETF “spot” si scambierebbe in base al prezzo di BTC, oltre ad essere rivolto ad un mercato più ampio.
Da questo punto di vista, poi, è da tempo che tutta l’industria crypto richiede a gran voce un’implementazione del genere, che consenta ai trader di entrare in sicurezza nel mercato crypto, senza investire direttamente in Bitcoin.