Gli ETF su Bitcoin arrivano in Corea del Sud
Di Davide Grammatica
Kookmin Bank sarà la prima banca sudcoreana a consentire ai propri clienti di usufruire di prodotti d’investimento in criptovalute.
L'iniziativa di KB
A partire da oggi, 21 febbraio, un comitato ad hoc della banca sudcoreana Kookmin Bank svilupperà nuove strategie d’investimento per il rilascio di prodotti inclusivi di asset digitali, ovvero ETF (Exchange Traded Funds) e futures. Che consistono in un metodo alternativo per incassare da servizi riguardanti criptovalute, alla luce delle normative del paese ancora vincolanti nei confronti di questo mercato.
L’iniziativa è nelle mani di KB Asset Management, che opera sotto KB Financial Group, attualmente il più grande gruppo finanziario della Corea del Sud per utili netti, circa 520 miliardi di dollari a settembre 2021.
Il “Comitato preparatorio per la gestione di risorse digitali” determinerà tutte le possibilità derivanti da questi prodotti, e definirà le strategie da adottare relativamente a questo ambito. Anche in base alle questioni legate al rischio e alla conformità legale.
Il piano è stato confermato in un comunicato ufficiale della banca, per voce di Honggun Kim, a capo dell’ufficio Index Quant Management di KB: “Lanceremo un fondo azionario focalizzato sugli asset virtuali, con tutto ciò che questo può implicare”.
L'offerta attuale
Attualmente, i piani prevedono il lancio di un indice azionario crypto e un OCIO (Outsourced Chief Investment Officer), ovvero un servizio di investimento che la banca esternalizza (parzialmente o totalmente) a terze parti: società di gestione patrimoniale o consulenti finanziari.
L’OCIO avrà quindi il ruolo di garante per gli investimenti principali, che potrebbero essere indirizzati, per esempio, anche a favore di fondi pensionistici.
Parallelamente, in discussione ci sono ancora collaborazioni con Greyscale e Fidelity Asset Management, gestori d’investimenti in outsourcing.
Gli approcci precedenti
La mossa della banca sudcoreana si muove in direzione di una tendenza ormai palese, ovvero la crescita costante degli investimenti in criptovalute e NFT. Con l’effetto di rendere il mercato più ricettivo nei confronti di queste tematiche.
Anche se la maggior parte delle banche esita ancora ad avventurarsi nel mondo crypto, KB ha approcciato questo mercato già nel 2017, quando stabilì una partnership con il CEX Bithumb. Nel 2020 aveva annunciato piani d’investimento con la società Korea Digital Asset e, sempre lo stesso anno, ha registrato il marchio KBDAC (Kookmin Bank Digital Asset Custody).
A testimoniare l’approccio propositivo della banca nei confronti del mondo crypto ci sono, infine, le parole di un portavoce della banca, successivamente alla registrazione del marchio: “Creando un ecosistema nel mercato crypto, scopriremo servizi innovativi con i partecipanti, oltre a nuove opportunità di crescita”.