ETF spot Bitcoin: per Wall Street un potenziale da $100 mld
Di Davide Grammatica
Spinto da BlackRock e Fidelity, il mercato ETF Bitcoin, secondo Galaxy Digital Holdings, potrebbe arrivare a pesare circa 100 miliardi di dollari
Le prospettive degli ETF per il mondo crypto
Galaxy Digital Holdings, all’inizio del mese, ha raccolto a sé circa 300 professionisti del settore degli investimenti per discutere del potenziale di Bitcoin in relazione al debutto dei nuovi ETF spot. Secondo le stime, il nuovo prodotto finanziario potrebbe di per sé creare un nuovo mercato da circa 100 miliardi di dollari in poco tempo.
Del resto, secondo indiscrezioni rilasciate da Bloomberg, a Wall Street già si parla di una “svolta” del mercato crypto, con gli ETF inquadrati come nuovo canale privilegiato per veicolare gli investimenti di massa di istituzioni e nuovi investitori retail.
E se anche fossero investimenti limitati, una piccola percentuale del portafoglio da bilioni di dollari di queste realtà istituzionali potrebbe veramente aprire un nuovo capitolo per tutto l’ecosistema crypto.
Questo nuovo scenario potrebbe poi rappresentare anche una sorta di “redenzione” per tutta la community, un anno dopo che il crollo di FTX ha fatto precipitare l’industria e dato forza a tutti gli oppositori delle criptovalute, soprattutto in ambito normativo.
Il potenziale di un ETF spot BTC per la tradFi
Una delle principali ragioni da cui nasce il rinnovato ottimismo ha a che fare con la natura dell’ETF stesso, che permetterebbe ai gestori di avere il controllo diretto sull’asset senza i consti aggiuntivi rappresentati da un ETF “future”, che possono fortemente incidere sui rendimenti.
Inoltre, non è un segreto che diverse realtà istituzionali già ora consiglino una strategia di investimento che include una certa percentuale di allocazione verso asset alternativi, tra cui rientrano le crypto.
Compass Financial Advisors, per esempio, tramite le sue consuleze, propone un portafoglio per il 55% destinato alle azioni, per il 25% alle obbligazioni e per il 20% a liquidità, asset alternativi e asset digitali. E non sorprenderebbe nessuno veder confluire quelle percentuali negli ETF spot BTC ed ETH una volta che saranno disponibili.
Un ulteriore fattore da tenere in considerazione, in prospettiva, sarebbe poi la “normalizzazione” di una classe di asset fino a ora screditata. Secondo Coinbase, infatti, la trasparenza e la liquidità dei nuovi ETF offriranno un’opportunità favorevole alle controparti istituzionali soprattutto in virtù della conformità raggiunta da questi strumenti, che a loro volta potranno dare il via a nuove operazioni su prodotti derivati e prestiti.
“Ciò che un ETF rappresenta per l’adozione di Bitcoin va oltre gli afflussi immediati in questi prodotti”, si legge in un report dell’exchange. “Anche se riteniamo che ci vorrà del tempo perché si realizzi questo scenario”.
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