Ethereum ETF: si ferma la streak di net-inflow da record
Di Davide Grammatica
Gli ETF spot Ethereum hanno registrato l’interruzione di una serie record di giorni a net-inflow: durava dal 16 maggio, per $1,37 miliardi

I numeri degli ETF ETH
Dopo 19 giorni consecutivi di net-inflow, gli ETF spot Ethereum negli Stati Uniti hanno registrato la prima giornata di outflow, con un saldo netto negativo di 2,1 milioni di dollari.
Il 13 giugno ha coinciso quindi con la fine di una streak storica, iniziata il 16 maggio, e che ha portato oltre 1,37 miliardi di dollari nei prodotti ETH.
Paradossalmente, però, onostante l’entusiasmo degli investitori istituzionali, Ethereum rimane oggi a un prezzo più basso rispetto all’inizio della striscia in questione: il 16 maggio, infatti, ETH valeva circa 2.600 dollari, mentre oggi galleggia intorno ai 2.500 dollari.
La performance che fa riflettere sul reale impatto di questi inflow, dato che in questi giorni si è battuto anche il precedente record di dicembre 2024, chiuso a quota 18 giorni, appena dopo la vittoria elettorale di Trump e con il sentiment degli investitori alle stelle.
Il fattore staking
Secondo molti analisti, gli ETF ETH soffrirebbero della mancata presenza di una componente come lo staking. Lo ha sottolineato, tra l’altro, anche Robbie Mitchnick di BlackRock, definendo l’attuale ETF su Ethereum “meno perfetto” rispetto a BTC.
L’aggiunta dello staking potrebbe cambiare radicalmente il profilo di rendimento e la competitività dei prodotti, soprattutto date le alternative come il liquid staking.
L’attenzione verso Ethereum, ad ogni modo, sembrerebbe in crescita, con un trend positivo iniziato da metà aprile. La piattaforma di betting SharpLink Gaming lo ha testimoniato recentemente acquistando 176.271 ETH per un controvalore di 463 milioni di dollari, diventando il più grande detentore pubblico di Ethereum al mondo.
I dati storici suggeriscono però cautela: il terzo trimestre è storicamente il peggiore per ETH, con rendimenti medi dello 0,88% dal 2013.
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