Ethereum: le whale accumulano ETH come mai prima d’ora
Di Davide Grammatica
Le 200 whale più grandi della rete Ethereum detengono circa il 52% degli ETH in circolazione, il 30% in più rispetto a un anno fa
La whale alla conquista di Ethereum
L’ottimismo sta tornando ad alimentare il mercato crypto. Bitcoin trascina il settore, ma la narrativa ETF si è espansa anche a Ethereum, e non sarebbe inverosimile vedere anche il settore altcoin beneficiare dell’introduzione del nuovo strumento finanziario e della nuova liquidità istituzionale.
A pensarlo, a quanto pare, sono sicuramente le “whale”, ovvero individui o realtà di vario genere a detenere le somme più importanti degli asset su singoli address, specialmente sulla rete Ethereum. L’interesse di questi ultimi si è mostrato soprattutto negli ultimi mesi, e ha portato le prime 200 a possedere circa 125 miliardi di dollari in ETH.
Nello specifico, si parla di 62,76 milioni di ETH detenuti da un piccolo gruppo di wallet, ovvero il 52% dei 120,25 milioni di ETH in circolazione.
Diversi analisti online, come la piattaforma di analisi Santiment, hanno fatto poi luce sulla fase di accumulo che queste whale sembrano aver intrapreso, sottolineando come gli indirizzi in questione detengano a oggi il 30,3% di ETH in più rispetto ai 48,2 milioni di un anno fa.
Questo, anche a fronte di una crescita costante della rete, con circa 95mila indirizzi nuovi registrati in sole 24 ore questa settimana, il numero più alto raggiunto dallo scorso luglio.
Per ETH cresce anche l’open interest
Allo stesso tempo, si registra su Ethereum anche un aumento significativo dell’open interest, al suo livello più alto da agosto, che segnala, oltre a un maggiore interesse dei trader, anche una maggiore disponibilità di liquidità.
Solo sul CME, l’open interest è cresciuto del 21% in 24 ore, per un’impennata che lo porta vicino al suo massimo storico di novembre 2022.
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