Ethereum: monta il sentimento ribassista. Che sta succedendo?
Di Davide Grammatica
Il trend ribassista di Ethereum sembra incalzare nonostante la resilienza di Bitcoin. Siamo in attesa di un nuovo evento catalizzatore?
La situazione di Ethereum
Mentre Bitcoin sembra suggerire un tentativo di ripartenza non essendo sceso sotto la soglia psicologica dei $60k, per Ethereum la situazione è molto più ribassista.
Anche i movimenti delle altcoin segnalano un cambio di approccio da parte degli investitori, e se per BTC gli effetti ribassisti potrebbero essere contenuti, per le altre crypto, a partire proprio da ETH (tornato in bilico intorno ai $3k), i pericoli sono molto più grossi.
Giocano a sfavore di tutto il settore dati macroeconomici quali il rendimento più alto delle aspettative dei titoli del Tesoro Usa e un dollaro sempre più forte, per non parlare dei problemi geopolitici inaspriti dalla situazione in Medio Oriente.
Una minore propensione al rischio si riflette anche nel mercato dei derivati, con rendimenti a tre mesi calati del 10% in poche ore e opzioni “put” diventate più costose di quelle “call”, sia per BTC, sia per ETH.
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I rischi per ETH
Sul fronte liquidazioni c’è un sostanziale equilibrio tra la posizioni long e quelle short, con circa 30 milioni di dollari andati perduti per parte nelle ultime 24 ore, a segnalare come gli investitori non si sono ancora arresi a uno scenario completamente ribassista.
Probabilmente, la speranza è che gli scenari geopolitici possano trovare una via di miglioramento, essendo questi a gravare in larga parte sui mercati e sugli asset considerati più rischiosi.
Proprio questa laterizzazione, per certi versi, potrebbe anche portare i trader nelle condizioni di prepararsi a movimenti più “esplosivi”, come sottolinea Justin d’Anethan, responsabile dello sviluppo aziendale di Keyrock, in un’intervista a CoinDesk, ma è un’opinione ormai abbastanza comune che per un nuovo rally rialzista sia “necessario un nuovo evento catalizzatore”.
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