Ethereum: nuovo tentativo SEC per classificare ETH “security”
Di Davide Grammatica
La SEC sarebbe tornata alla carica per classificare Ethereum in quanto “security” tramite una nuova campagna legale
SEC vs Ethereum
Secondo alcune indiscrezioni riportate da Fortune, la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti (anche se non indicata esplicitamente) avrebbe già intrapreso una nuova campagna legale per poter finalmente classificare Ethereum come “security”.
Della vicenda non si parlava da un po’, soprattutto perché l’apertura d’agenzia governativa ai nuovi ETF spot BTC avevano fatto pensare a un cambio di approccio rispetto al mondo crypto.
In verità, il presidente Gary Gensler, personalmente, non ha mai lasciato intendere un cambio di prospettive rispetto alla regolamentazione del settore. Al contrario, pur concedendo a diversi gestori patrimoniali di lanciare i propri ETF, non ha mai “legittimato” BTC in quanto tale.
Una notizia come quella riportata da Fortune, in questo senso, tradirebbe le aspettative in merito a una possibile approvazione di un ETF spot ETH, in quanto l’asset rientrerebbe tra i prodotti regolati dalle leggi federali sui beni finanziari (“security”, appunto, e non “commodity”).
Un problema all’orizzonte
Allo stesso tempo, l’indagine prevederebbe la fornitura immediata di documenti aziendali tra diverse società e la Ethereum Foundation, che da sempre si occupa della supervisione e della gestione dello sviluppo della blockchain.
Altre fonti, sempre nel merito, segnalerebbero che le indagini sono iniziate già da tempo, almeno dal passaggio al meccanismo di consenso proof-of-stake eseguito a settembre 2022.
La SEC, in verità, non ha ancora confermato le indiscrezioni di Fortune ma, per gli esperti del settore e gli osservatori più vicini al mondo Ethereum, lo scenario dipinto dalla testata sembrerebbe verosimile proprio per la solidità delle fonti. L’unico modo per avere informazioni più chiare, a questo punto, è attendere la conferma o la smentita delle parti coinvolte.
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